
A Taranto gli uffici dei Servizi sociali del Comune sono stati presi d’assalto dai cittadini che, ricevuto l’sms dell’Inps sulla sospensione del reddito di cittadinanza, cercavano risposte e chiarimenti sulla presa in carico delegata ora ai Comuni. Moltissime anche le chiamate dirette al cellulare dell’assessora comunale Gabriella Ficocelli. “Ci siamo trovati a dover gestire centinaia di persone, di età compresa tra i 18 e i 59 anni a noi sconosciute perchè in carico ad Arpal o ai ‘Centri per l’Impiego’, ha riferito Ficoncelli. “Come ho detto loro, chiarisco che e’ inutile recarsi ai Servizi sociali perche’ chi ha perso il Rdc ed è ritenuto occupabile, cioe’ ha tra i 18 e i 59 anni di eta’, non ha persone disabili a carico e non ha minori a carico, potrà ricevere 350 euro al mese come supporto alla formazione al lavoro attraverso gli sportelli dei Centri per l’Impiego e dell’Inps. Fino a dicembre, il Rdc sarà ancora erogato alle persone che hanno a carico dei minori, agli ultrasessantenni e a coloro che hanno disabili nel nucleo familiare”.
“L’appello che rivolgiamo ai cittadini – ha proseguito Ficocelli – è quello di non recarsi per questo motivo nelle sedi del Comune di Taranto poiche’ le assistenti sociali e tutto il personale amministrativo non possono fare nulla. Occorre che anche il Governo intervenga immediatamente per chiarire, prima che gli assalti si trasformino in aggressioni”.
Anche le sedi del sindacato Cgil di alcune città, come Bari, sono state prese d’assalto, in presenza e con telefonate. “Le persone sono disperate, non sanno come fare ora senza quel sussidio” conferma Gigia Bucci, segretaria generale della Cgil Puglia, preoccupata per le tensioni sociali che rischia di alimentare il taglio del Reddito di cittadinanza.
Nell’ultima rilevazione Inps relativa al mese di giugno, i nuclei famigliari in Puglia beneficiari del Reddito di cittadinanza erano stati 86.567 per 194.392 persone coinvolte, l’importo medio mensile è stato di 593 euro. Oltre 22mila dei beneficiari sono residenti nell’area metropolitana di Bari, seguono Lecce e Taranto co 16mila, Foggia con 14.500, quindi la Bat con 9.600.
Secondo Leonardo Donno, deputato M5S componente della commissione Bilancio e coordinatore regionale pugliese “i numeri sono preoccupanti: tra le Regioni con il più alto numero di cancellazioni di Rdc c’è anche la Puglia, dove circa 12mila nuclei familiari perderanno il sostegno. E la cifra è destinata a crescere”.
Michela Lopez