Finisce in Cassazione la legge “sbagliata”, la riforma che “spacca” il Paese. I leader del centro-sinistra tra qualche ora depositano il ricorso agli Ermellini contro l’autonomia differenziata: “Il fronte contrario alla riforma dell’autonomia presenterà in Cassazione il quesito referendario di abrogazione totale promosso”, ha annunciato Peppe De Cristofaro, capogruppo di Avs e presidente del gruppo Misto del Senato. Il senatore ha ricordato appunto che il no alla riforma Calderoli sta crescendo: “Il presidente del Veneto, Zaia, gongola per il risultato ottenuto dal suo partito e accelera chiedendo subito la trattativa con lo Stato per nove materie, mentre i presidenti delle regioni governate dalla destra da Roma in giù, sono in evidente difficoltà”, ha sottolineato De Cristofaro.
Le parole dell’esponete di Avs sono in linea con quelle del segretario della Cgil Maurizio Landini: “Noi andremo a firmare per depositare il quesito” per avviare una raccolta di firme da concludersi “entro il mese di settembre”, ha detto. Il segretario ha quindi spiegato che l’importante è essere certi “che ci sia il referendum” per indicare che oltre alla volontà politica delle Regioni ci sia “la volontà politica degli italiani” di non accettare “una legge balorda”.
La Regione Umbria, a guida centrodestra, ha annunciato la presentazione della richiesta di indizione del referendum. Anche la Toscana si è portata avanti e lo ha fatto con due testi, uno per l’abrogazione parziale e uno totale.
Proposta di abrogazione anche dal Consiglio del Molise, con l’istanza di Pd, M5s e Costruire Democrazia, con il testo già in Commissione. Man mano tutte le opposizioni dei consigli, o quasi, si stanno unendo alle cinque regioni a guida
centrosinistra (Sardegna, Toscana, Puglia, Emilia Romagna e Campania). Anche l’opposizione del Consiglio regionale calabrese ha presentato la richiesta.
In Emilia, invece, è la destra, minoranza, a opporsi, e contro la presidente del consiglio regionale Emma Petitti ha presentato una mozione di sfiducia per “regolamento violato”.
Se i partiti dell’opposizione si preparano alla battaglia, è il vicepremier e segretario di FI, Antonio Tajani, ad annunciare che ci sarà “il via dell’Osservatorio di Forza Italia sull’Autonomia differenziata” a cui parteciperanno tutti i presidenti di Regione di FI, il ministro Casellati, tecnici e i capigruppo che vigilerà e valuterà l’iter per anche la richiesta del presidente del Veneto Luca Zaia. Il ministro Nello Musumeci ha bacchettato il Sud, ‘spronandolo’ a superare “la sindrome di Calimero” e a uscire dall’idea “che tutto deve darci Roma”. Il referendum? “Ognuno è libero” di chiederlo ma intanto “bisogna vedere se la Consulta lo ritiene ammissibile”, le parole di Musumeci.
Stefania Losito