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Sono quelli di Baku Steel Company CJSC + Azerbaijan Investment Company OJSC e Jindal Steel International i due rilanci arrivati stanotte per l’acquisizione degli stabilimenti ex Ilva. Lo si legge in una nota dei commissari straordinari di Acciaierie d’Italia in Amministrazione straordinaria (As) e di Ilva in As. Confermato che non è pervenuta nessuna integrazione di quanto già presentato da parte di Bedrock Industries Management Co Inc.
“Nella serata di ieri, a mezzanotte, si è conclusa la fase di presentazione dei rilanci, sulla base delle offerte presentate lo scorso 10 gennaio, per l’acquisizione degli stabilimenti ex Ilva”, si legge. “I commissari straordinari – prosegue – si riservano alcuni giorni per valutare attentamente le proposte ricevute e formulare il proprio parere, che sarà trasmesso al ministero delle Imprese e del Made in Italy”.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Messaggero, sarebbero gli azeri di Baku Steel i più probabili vincitori della gara per aggiudicarsi l’ex Ilva. La loro offerta sarebbe passata da 450 milioni a circa un miliardo di euro (considerando anche i 500 milioni di valore di magazzino in dote all’ex Ilva).
Oltre a loro, restano in gara anche gli indiani di Jindal International, la cui offerta sarebbe salita da 80 a circa 200 milioni, a cui si aggiungono oltre 2 miliardi di investimenti futuri. Fuori dai giochi invece l’americano Bedrock industries management. E sembrerebbe saltata anche l’opzione della cordata unica voluta dal ministro delle Imprese Adolfo Urso.
Ora saranno i commissari – Giovanni Fiori, Giancarlo Quaranta e Davide Tabarelli – a valutare quanto proposto, prima in un tavolo con le aziende, dunque con la decisione. Restano da chiarire le questioni sindacali, su cui si continuerà a lavorare. Una volta scelto l’acquirente principale, le aziende italiane interessate ai singoli asset potranno farsi avanti per diventare partner di minoranza, mentre lo Stato dovrebbe uscire definitivamente. L’obiettivo è chiudere entro marzo per far ripartire la nuova azienda già a giugno.
Stefania Losito