
Per imbarcarsi su un volo in Italia e in quasi tutti i Paesi europei dell’area Schengen non servirà più mostrare il documento d’identità al personale della compagnia durante l’imbarco al gate. Basterà presentare solo la carta d’imbarco. Sono escluse Francia, Germania, Svezia e Paesi Bassi, nazioni ritenute sensibili per l’emigrazione illegale. Bisognerà esibire invece il documento per tutte le altre destinazioni fuori dall’area di libera circolazione.
La novità, annunciata dall’Enac, arrivata dopo il via libera nei giorni scorsi del ministero dell’Interno, punta a snellire le procedure sburocratizzando questa pratica che riguarda milioni di cittadini in transito negli aeroporti. Riguarderebbe circa 51 milioni di passeggeri italiani in viaggio verso i Paesi dell’area Schengen e consentirebbe di ridurre del 50% la durata dei controlli all’imbarco.
I documenti, precisa l’Ente nazionale dell’aviazione civile, dovranno però essere sempre portati e disponibili per una qualsiasi verifica. E restano, naturalmente, tutti i controlli di sicurezza.
Una novità che ha lasciato stupito, invece, il Codacons. “L’eliminazione dell’obbligo di presentazione del documento di identità negli aeroporti si presta a più di una criticità – ha affermato l’associazione dei consumatori – consentirebbe ad esempio ai passeggeri l’utilizzo delle carte di imbarco di terzi, o di salire su un aereo camuffati nascondendo del tutto la propria identità. Siamo d’accordo con Enac sulla necessità di snellire e rendere più agevoli tutte le operazioni di imbarco, ma la sicurezza del trasporto aereo viene prima della velocità delle procedure aeroportuali”.
Dello stesso parere Assoutenti: “Apprendiamo con sorpresa ed anche preoccupazione la decisione dell’Enac, avallata dal ministero dell’Interno. In un contesto internazionale caratterizzato da crescenti preoccupazioni legate alla sicurezza e alla gestione dei flussi migratori, una tale modifica delle procedure di imbarco solleva interrogativi legittimi. È essenziale garantire che l’adozione di nuove prassi non comprometta la sicurezza dei cittadini e non introduca disparità di trattamento tra i passeggeri”. Le associazioni hanno chiesto un confronto con l’Enac e il ministero.
Gianvito Magistà