Gli studenti italiani bocciano la dad
E’ agli sgoccioli l’anno scolastico decisamente non facile per gli studenti e gli scolari italiani . Un anno caratterizzato da didattica a distanza, quarantene e che si chiude con la (quasi) certezza di riprendere da settembre a frequentare sempre in presenza.
Le lezioni finiranno in tutta Italia entro il 12 giugno. Il ministro Bianchi ha tracciato un bilancio dell’anno scolastico 2002-2021.
“Il bilancio di questo anno scolastico è positivo: ci sono stati tanti problemi ma siamo stati in grado di affrontarli e abbiamo riscoperto la Centralità della scuola, che prima era considerata ‘scontata’”, ha detto.
Sono 540 mila i maturandi alle prese con l’esame di Stato al via il prossimo 16 giugno. Anche per questo esame, è stato previsto un elaborato che è stato assegnato dal Consiglio di classe, e il colloquio partirà dalla discussione di questo testo.
Da lunedì 7 giugno partiranno gli esami per i ragazzi che frequentano la terza media, con un calendario deciso in maniera autonoma dagli istituti.
Quest’anno le prove saranno in presenza anche se solo orali: 2 ‘licenziandi’ su 3 approvano questa decisione, e il 60% è contento della formula che non prevede gli scritti ma tanti hanno ancora dubbi sul protocollo di sicurezza da seguire.
A far preoccupare i licenziandi è la consegna dell’elaborato interdisciplinare che deve esser consegnato in queste ore, ma che, secondo un sondaggio di Scuola,net, solo la metà degli studenti riuscirà a consegnare entro la scadenza.
La didattica a distanza, che ha inciso in maniera profonda anche su questo anno scolastico, continua a non convincere gli studenti italiani. Secondo uno studio diffuso da Link Campus University solo 1 su tre (30,5%) giudica positivamente questa esperienza. I ragazzi ritengono che online sia molto più facile distrarsi (67,4%), mentre il 18,9% non si sente sufficientemente coinvolto. Ciò che manca di più della didattica tradizionale è stato il rapporto diretto con i compagni di classe (45,1%) e con gli insegnanti (18,5%); nei confronti della scuola la gran parte degli intervistati (50,3%) ha provato grande nostalgia.
Angela Tangorra