Tredici anni e due mesi di reclusione, e 500mila euro di multa, sono stati inflitti a Domenico Lucano, ex sindaco di Riace, nel processo Xenia, dal Tribunale di Locri, sui presunti illeciti nella gestione dei migranti. La sentenza condanna Lucano a quasi il doppio degli anni di reclusione che erano stati chiesti dall’accusa (7 anni e 11 mesi). “Una vicenda inaudita, mi aspettavo l’assoluzione – il suo commento – sarò macchiato per sempre per colpe che non ho commesso”.
Mimmo Lucano, ha parlato di “vicenda inaudita e di non avere neppure i soldi per pagare gli avvocati”, ringraziando soprattutto il suo legale, Antonio Mazzone, scomparso lo scorso anno. “Ho speso la mia vita per rincorrere ideali – ha continuato l’ex sindaco – ho lottato contro le mafie, anche per riscattare l’immagine negativa della mia terra, e non lo so se per i delitti di mafia vi siano pene così pesanti”.
Lucano era imputato di associazione per delinquere, abuso d’ufficio, truffa, concussione, peculato, turbativa d’asta, falsità ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. E’ durata quattro giorni la camera di consiglio che ha portato il presidente del tribunale, Fulvio Accurso, alla decisione.
L’inchiesta sull’ex sindaco di Riace è stata condotta dalla Procura, con indagini delegate alla Guardia di Finanza. Nell’ottobre del 2018 Lucano fu anche posto agli arresti domiciliari dalle fiamme gialle con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e dopo il periodo di detenzione fu applicato nei suoi confronti il divieto di dimora a Riace, poi revocato dal Tribunale di Locri nel settembre del 2019.
“Non commentiamo la sentenza. L’unica cosa che posso dire è che la impugneremo”, ha detto ai giornalisti uno dei difensori di Lucano, l’avvocato Andrea Daqua. “Una sentenza lunare e una condanna esorbitante che contrastano totalmente con le evidenze processuali”, ha aggiunto l’altro legale, Giuliano Pisapia.
I 500mila euro che dovrà restituire riguardano i finanziamenti ricevuti dall’Unione europea e dal Governo durante le presunte attività illecite sui migranti.
Stefania Losito