
Embargo all’export del petrolio russo, crisi alimentare e price cap del gas. Mario Draghi illustra alla stampa le decisioni prese al termine della seconda giornata di lavori della riunione dei capi di governo e di Stato dell’Unione Europea.
La crisi alimentare è una priorità per Mario Draghi. Molti paesi dell’Africa potrebbero aumentare lo scetticismo nei confronti dell’Alleanza Atlantica. Ed è già tempo di intervenire con la collaborazione dell’Onu. La raccolta del grano è ormai alle porte, ricorda Draghi. Tra poco i sylos saranno pieni. C’è bisogno di nuove rotte, che potrebbero svilupparsi su rotaia attraverso la Romania. Anche se, in questo caso, la movimentazione sarebbe limitata.
L’embargo all’export del petrolio russo per l’Italia scatterà a fine anno, ha precisato Draghi. Dunque, una posizione simile alla maggior parte dei paesi membri. Ci sono due eccezioni: Ungheria e Repubblica Ceca, che non hanno uno sbocco sul mare. Ai due Paesi è stata concessa una proroga affinché possano organizzarsi per avere il petrolio dalla Croazia, attraverso il mare Adriatico.
Infine, una battuta sul viaggio di Salvini a Mosca: “l’Italia è allineata con i paesi del G7 e dell’Unione Europea”, ha concluso Draghi.
Michele Paldera