
“La Francia riconoscerà lo Stato di Palestina”. Annuncio storico, nella serata di giovedì, da parte del presidente francese Emmanuel Macron sui propri canali social. Il passo importante avverrà il prossimo settembre a New York all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Non si sono fatte attendere le reazioni a livello internazionale. Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha affermato che si tratta di una resa al terrorismo. “Invece di stare al fianco di Israele in questo momento di prova, il presidente francese sta agendo per indebolirlo – ha scritto Katz su X –. Non permetteremo la creazione di un’entità palestinese che danneggerebbe la nostra sicurezza, metterebbe in pericolo la nostra esistenza e minerebbe il nostro diritto storico alla Terra di Israele”.
Critiche anche da oltre oceano. “Gli Stati Uniti respingono fermamente il piano del presidente francese Macron di riconoscere uno Stato palestinese all’Assemblea generale delle Nazioni Unite” ha detto il segretario di Stato americano Marco Rubio. “Questa decisione sconsiderata non fa che alimentare la propaganda di Hamas e ostacola la pace. È uno schiaffo in faccia alle vittime del 7 ottobre”.
Hamas ha fatto sapere di accogliere come un passo positivo l’annuncio della Francia e ha invitato altri Paesi a fare lo stesso.
Intanto, sulla situazione a Gaza, il premier inglese Starmer ha annunciato una consultazione d’emergenza Londra-Parigi Berlino dopo il fallimento dei negoziati di Doha fra Israele e il movimento islamista palestinese. Gli Stati Uniti hanno annunciato il ritiro del loro team dal Qatar parlando di “posizione egoistica” da parte di Hamas.
Gianvito Magistà