
L’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio, porto di Taranto, attiva una seconda agenzia per facilitare la ricollocazione del personale, attualmente disoccupato, nelle attività portuali, in regime di somministrazione. Sono 350 gli addetti ex Taranto Container Terminal, la società che, per conto della compagnia Evergreen, ha gestito il terminal container sino ai primi mesi del 2015. Questo personale, dopo lunghi periodi di cassa integrazione, è confluito nella ‘Taranto Port Yorkers Agency’, l’Agenzia del lavoro portuale istituita a giugno 2017. Se alla scadenza del periodo di operatività dell’Agenzia restassero ancora lavoratori non reimpiegati è previsto che il ministero delle Infrastrutture e trasporti possa autorizzare la trasformazione dell’agenzia stessa.
“Il 22 aprile – spiega Sergio Prete, presidente dell’Authority – è scaduta l’autorizzazione che aveva la Nuova Neptunia, anche se adesso l’abbiamo prorogata di qualche mese, ed era relativa alla somministrazione della manodopera in ambito portuale. Quindi, alle imprese portuali per le operazioni portuali. Un altro punto della legge prevede però la possibilità di creare un’Agenzia, sempre per la somministrazione del lavoro, con all’interno tutte le imprese portuali”. “Noi, quindi – prosegue Prete – abbiamo chiesto al ministero l’autorizzazione per costituire quest’Agenzia con la
partecipazione dell’Authority, quantomeno nella fase di avvio, che avrà la maggioranza”.
“La somministrazione – prosegue il presidente dell’Authority – sarà svolta dalla nuova Agenzia dove ci sono tutte le
imprese portuali. Quest’ultima effettuerà la somministrazione del lavoro e opererà in collegamento con Taranto Port Yorkers dove sono collocati gli ex TCT. In particolare, la nuova Agenzia prenderà i 6 addetti della Nuova Neptunia e attingerà a Taranto Port Yorkers per integrare il proprio personale. Quest’ultima, invece, continuerà a svolgere prevalentemente la riqualificazione professionale e il ricollocamento al lavoro nelle imprese che si stanno insediando nel porto o in quelle che assumono nuovo personale”.
“Ci vorrà qualche mese perché dobbiamo costituire la nuova Agenzia dal notaio e strutturarla”, rileva Prete. “Non ci sono finanziamenti esterni ma quelli dell’Authority e delle imprese che aderiranno. I fondi saranno il capitale sociale. Dobbiamo decidere in sede di costituzione quale sarà il capitale della società, quello che ci servirà per costituirla e per affrontare le prime spese. Lo valuteremo insieme alle imprese”.
Stefania Losito