
Dopo l’annuncio della tregua tra Israele e Iran, a picco le quotazioni di greggio e prodotti raffinati: si attende dunque il calo del costo dei carburanti. La benzina è tornata al livello del 9 giugno e il gasolio al 13. Primi segnali di ribasso anche sui listini dei prezzi consigliati dei maggiori marchi, mentre le medie dei prezzi praticati alla pompa, riferite a ieri, risultano ancora in rialzo sulla scia degli aumenti registrati sui listini nei giorni scorsi.
La benzina self è a 1.752 euro al litro, la benzina al servito a 1,890 euro/litro.
Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, Q8 ha ridotto di un centesimo al litro i prezzi della benzina e di due quelli del gasolio. Per Tamoil si registra un ribasso di un centesimo sulla benzina.
Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 1,752 euro/litro (+4 millesimi, compagnie 1,759, pompe bianche 1,738), diesel self service a 1,682 euro/litro (+10, compagnie 1,687, pompe bianche 1,671). Benzina servito a 1,890 euro/litro (+3, compagnie 1,934, pompe bianche 1,807), diesel servito a 1,819 euro/litro (+11, compagnie 1,862, pompe bianche 1,739). Gpl servito a 0,707 euro/litro (invariato, compagnie 0,716, pompe bianche 0,697), metano servito a 1,443 euro/kg (+2, compagnie 1,447, pompe bianche 1,439), Gnl 1,269 euro/kg (invariato, compagnie 1,267 euro/kg, pompe bianche 1,271 euro/kg).
Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,846 euro/litro (servito 2,109), gasolio self service 1,786
euro/litro (servito 2,053), Gpl 0,842 euro/litro, metano 1,504 euro/kg, Gnl 1,342 euro/kg.
Ma le polemiche sulle speculazioni del carburante restano alte. “Sui prezzi dei carburanti la presenza di fenomeni speculativi è oramai innegabile. Ciò che è da chiarire, semmai, è chi realmente si arricchisca grazie all’andamento anomalo dei listini”, chiarisce il Codacons, dopo la riunione della Commissione di allerta rapida convocata dal Mimit per fare il punto sull’emergenza carburanti. “Per tale motivo il Codacons, se i prezzi di benzina e gasolio non registreranno un sensibile ribasso nei prossimi giorni, è pronto a rivolgersi alla magistratura chiedendo di indagare sul settore dei carburanti per la possibile fattispecie di aggiotaggio”. “Non è assolutamente possibile negare l’esistenza di fenomeni anomali quando il prezzo di benzina e gasolio ai distributori subisce repentini rialzi al crescere delle quotazioni petrolifere, senza subire un analogo andamento al ribasso quando il prezzo del greggio crolla”.
Secondo Adoc, Assoutenti, Federconsumatori alla riunione del Mimit “sono stati illustrati i dati sull’andamento del mercato internazionale, che hanno rilevato nel complesso una tendenza al ribasso negli ultimi giorni, dopo i forti rialzi avvenuti alla luce dello scoppio della guerra in Iran” ma tali ribassi “non si percepiscono ancora sul fronte dei prezzi, che invece sono subito scattati all’insù al primo accenno di aumento della quotazione della materia prima”.
Pronta la replica di Unione Energie per la Mobilità (Unem), che riunisce e rappresenta da oltre 70 anni le principali Aziende che operano in Italia nell’ambito della lavorazione, della logistica e della distribuzione dei prodotti petroliferi. “Nell’incontro di oggi sono stati condivisi dati numerici e andamenti dei prezzi alla pompa di benzina e gasolio che hanno confermato che il settore ha risposto con puntualità e senza speculazioni, anzi in misura più contenuta, agli aumenti delle quotazioni sui mercati internazionali. È normale che in momenti di oscillazioni così ampie e rapide dei prezzi a livello internazionale ci sia una leggera isteresi, con tempi di adeguamento differenziati tra i diversi operatori”.
È quanto ha affermato Gianni Murano, Presidente Unem, al termine della riunione della Commissione di allerta rapida sui prezzi al Mimit. “Dalla fine di maggio – ha proseguito – siamo entrati in una fase di mercato decisamente rialzista che si è consolidata negli ultimi giorni. Nel momento di massima ascesa delle quotazioni internazionali c’è stato un
aumento di oltre 7 centesimi euro/litro per la benzina e di quasi 17 per il gasolio, riflessi per meno della metà dai prezzi industriali (al netto delle tasse). Nonostante i recenti aumenti, oggi abbiamo prezzi medi al consumo che per la benzina sono ai minimi dall’ottobre 2022, mentre per il gasolio bisogna andare indietro fino ad ottobre 2021″.
“Guardando alle medie mensili, che restituiscono una fotografia più chiara delle tendenze e non solo il dato puntuale
– ha evidenziato – emerge che a maggio in media i prezzi prima delle tasse sono diminuiti di 2,2 centesimi euro/litro rispetto al mese precedente, a fronte di un aumento di mezzo centesimo sulle piazze internazionali, mentre il gasolio è sceso di circa 4 centesimi rispetto ad un calo di 1,1 centesimi a livello internazionale. Tendenza opposta a giugno, con la benzina che rispetto a maggio, sempre al netto delle tasse, in media è cresciuta di 1,4 centesimi euro/litro contro i 2,5 delle quotazioni internazionali, mentre il gasolio è aumentato di mezzo centesimo verso i quasi 5 delle piazze
internazionali”.
Stefania Losito