
Il gabbiano accanto al comignolo e oltre 30mila persone a San Pietro
La prima fumata del conclave è nera. Per conoscere il nuovo pontefice occorrerà attendere il secondo giorno di scrutini. Lunga l’attesa per l’esito del Conclave riunitosi alle 17,43, dopo l’extra omnes, nella prima votazione per eleggere il successore di papa Francesco. Per tre ore 1e 15 minuti, oltre 100mila spettatori sul canale Youtube di Vatican News, e più di 30mila persone in piazza San Pietro, sono rimaste con lo sguardo immobile sul comignolo della Cappella Sistina, accanto al quale ha sostato a lungo anche un gabbiano, a volte due, poi tre. Il gabbiano più guardato al mondo. La fumata (nera, ci si immaginava, essendo la prima – di rodaggio, per così dire) sarebbe dovuta arrivare alle 19.15, secondo le previsioni. E invece è trascorso altro tempo, dando modo agli osservatori, ai fedeli, ai turisti, ai curiosi, di immaginare che invece, forse, la votazione era più lunga perché la fumata era bianca, e la procedura di accettazione da parte del nuovo papa necessitava di più tempo. O forse la meditazione del cardinale Raniero Cantalamessa potrebbe aver ritardato la prima consultazione. Una meditazione “per aiutare i porporati a riflettere sul gravissimo compito che li attende e sulla necessità che, nell’elezione del Romano Pontefice, agiscano in tutto con retta intenzione cercando di compiere solo la volontà di Dio mirando unicamente al bene di tutta la Chiesa”, si legge nel “programma” del rito del Conclave.
Il 12 marzo del 2013, anno in cui fu eletto Papa Francesco, l’extra omnes fu pronunciato alle 17.33 nella prima riunione del conclave e la prima fumata nera ci fu alle 19.41, due ore e 8 minuti dopo. Per eleggere Bergoglio bastarono due giorni e 5 scrutini.
Stefania Losito