La situazione negli ospedali, al momento, resta sotto controllo
Torna a salire dopo quasi due mesi di calo l’incidenza di casi Covid in Italia, che è passata a 34 casi ogni 100 mila abitanti rispetto ai 29 della settimana scorsa.
È in lievissimo aumento, a 0,86, anche l’indice Rt. Sette giorni fa era a 0,85, due settimane fa a 0,83. Sono i dati emersi dalla Cabina di regia riunita per fare il punto sull’epidemia Covid.
Le zone con l’incidenza più elevata sono la Provincia autonoma di Bolzano (85,6), il Friuli Venezia Giulia (51,7) e il Veneto (48,3). Questa settimana, inoltre, sono salite a quattro le regioni a rischio moderato rispetto alle tre di sette giorni fa. Sono Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia e Piemonte. Le restanti 17 regioni/province autonome risultano classificate a rischio basso. La Campania riporta un’allerta di resilienza.
Secondo il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute, la variante Delta continua a rappresentare la quasi totalità dei casi in Italia. Questa variante è anche dominante nell’intera Unione Europea ed è associata ad una maggiore trasmissibilità. Gli strumenti migliori per combatterla, così come per evitare la formazione di nuove varianti, secondo quanto viene consigliato nel monitoraggio, restano una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria, in particolare nelle categorie a rischio.
Resta sotto controllo, per il momento, invece, la situazione dei malati Covid negli ospedali italiani. Il tasso di occupazione continua a diminuire. In terapia intensiva è in diminuzione al 3,9% rispetto al 4,1% della settimana scorsa, con una lieve diminuzione del numero di persone ricoverate da 370 a 355. L’occupazione in aree mediche è diminuita al 4,2% dal 4,6%. I ricoverati in queste aree sono diminuiti da 2.665 a 2.423.
Gianvito Magistà