
Le azzurre del calcio femminile sono state a un passo dall’impresa a Euro Women 2025 in Svizzera, anche se sono rimaste in semifinale battute dall’Inghilterra. Per questo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, le ha volute incontrare al Quirinale, insieme al ct Andrea Soncin, al presidente della Figc Gravina e ai vertici del Coni.
Mattarella ha parlato di un “torneo di alto livello e grande qualità” con il quale “avete mandato un messaggio alla società del nostro paese”. “Il calcio femminile – ha sottolineato ricordando un incontro analogo avvenuto sei anni fa – è da sorreggere e incoraggiare. In 6 anni è stata fatta molta strada”. Anche in quell’occasione, il Capo dello Stato ha fatto “riferimento all’art 3 della Costituzione sull’uguaglianza, le pari opportunità, le pari condizioni: dalla preistoria tutto è stato sempre più difficile per le donne” situazione che, “per fortuna, si sta superando. Ma c’è ancora tanta strada da fare”, ha subito ammonito. “Lo sport è di esempio, può migliorare le relazioni sociali, le rafforza e le consolida”. E in questo, ha detto ancora rivolgendosi alle azzurre, “avete dato un contributo importante per rendere il Paese più giusto e consapevole”.
Mattarella ci ha tenuto a complimentarsi con le azzurre “per come avete svolto magnificamente questo Europeo”. “E non lo dico perché qualcuno me lo ha fatto sapere – ha precisato – ma perché vi ho seguito sempre visto che l’orario me lo consentiva: è stato un percorso magnifico”. Ha anche svelato di aver “predisposto tutto per raggiungervi a Basilea”. Ma la mancata finale, ha sottolineato, “non deve farci catturare” dalla “successione di numerosi episodi sfortunati: voi il vostro trofeo lo avete conquistato, le vostre medaglie avute. Avete scritto una bellissima pagina dello sport con prestazioni di alto livello”. Avete “reso onore alla maglia e alla bandiera del vostro Paese”. “In tutti gli interventi – ha aggiunto – è emerso come lo sport sia un elemento necessario e fondamentale, un’avanguardia, dato che gli atleti che emergono trascinano con il loro incoraggiamento ragazzi, ragazze e bambini”.
Orgoglioso il presidente della Fig Gabriele Gravina. “La sua presenza e il suo incoraggiamento sono un grande sostegno per noi, un riconoscimento per le azzurre che sono il simbolo dell’Italia migliore, che non si ferma mai e si rialza dopo le cadute. Questo anche grazie ad un gruppo molto unito che continua ad aiutarsi”. “Come federazione siamo orgogliosi di questa nazionale e di tutto il movimento, Non è solo una squadra ma un modello vero, che è capace di ispirare le nuove generazioni. Lo spirito di queste ragazze ha fatto breccia nel cuore delle italiane e degli
italiani, con i loro sorrisi e i loro pianti”, ha sottolineato Gravina. (ANSA). Anche il presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, ha parlato di “segnale importante allo sport italiano, lo confermano i dati sugli ascolti tv”. Poi ha aggiunto: “Da ex atleta mi sono emozionato, Oggi siete una squadra da battere, ma bisogna porsi degli obiettivi, non solo sul campo ma anche fuori dando l’esempio specie ai giovani”.
La capocannoniera della squadra, nel suo intervento, ha puntato i piedi: “Meritiamo rispetto e visibilità – ha detto – il
calcio femminile, in Italia, ha fatto tanta strada ma ha ancora fame”. Poi non è riuscita a trattenere le lacrime, Cristiana
Girelli: “Vogliamo sognare in grande – ha detto l’attaccante – Perché sappiamo che sulle nostre spalle non abbiamo solo la maglia azzurra, ma il sogno di tante bambine che vogliono arrivare lì dove siamo noi: ogni bambina con un pallone in mano ha diritto a sognare”.
Girelli, rievocando la semifinale persa con l’Inghilterra, ha rinnovato quello che ha detto lo stesso Gravina sul gruppo: “Siamo arrivate a 1′ dalla finale, ma non è quel minuto che ci qualifica: è il cammino. Questa non è una squadra, ma un collettivo che sa cadere senza spezzarsi”.
Anche Andrea Soncin, ct della nazionale azzurra femminile, è apparso emozionato davanti al presidente Mattarella: “Sono grato per essere qui – ha detto nel suo intervento – c’è grande soddisfazione per quanto abbiamo fatto e la
delusione per quanto avvenuto ma la stiamo superando pensando al nostro percorso”. “Abbiamo sentito il Paese stringersi a noi e ci ha accompagnato e spinto nel cammino, ma la nostra è stata una vittoria culturale. Sono convinto che dopo aver visto le partite, tanti genitori permetteranno alle loro figlie di seguire la loro passione”, ha proseguito Soncin. “Il movimento sta crescendo, grazie al lavoro della federazione, e quando si crede in ciò che si fa si scrive
comunque una pagina della storia. La nostra è solo all’inizio”, ha concluso il ct delle azzurre.
Stefania Losito
(credits: foto dal sito del Quirinale)