“Il G7 è stato un successo. Devo fare i complimenti a tutti i pugliesi, sono stati molto oltre l’altezza del compito”. Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa che ha chiuso i lavori del G7 a Borgo Egnazia, nel brindisino. La premier, in particolare, ha voluto replicare alla Cnn, che nei giorni scorsi aveva pubblicato un servizio dal titolo ‘Mafia style’, definendo il vertice “la risposta migliore ai soliti pregiudizi letti sulla stampa internazionale”. “Qualcuno”, ha aggiunto, “può essere arrivato con un’idea e tutti sono andati via con un’altra idea”.
“Il segnale che volevo dare”, ha poi sottolineato Meloni, “era un po’ del borgo globale. Vedere i grandi del mondo che parlano di sfide globali in un borgo, ricordarci che non siamo in grado di affrontare queste sfide se non partiamo dall’identità che ha fatto di noi la civiltà che siamo. Sono contenta che siamo riusciti a trovare questa splendida sintesi, penso che il messaggio sia arrivato forte e chiaro e penso che diversi leader che sono venuti a trovarci torneranno a fare le vacanze da queste parti”. Il G7, sempre secondo Meloni, “non vuole essere una fortezza chiusa, non si deve difendere da qualcosa o qualcuno”, ma intende offrire un sistema di valori che “vuole offrirsi al mondo per cercare soluzioni legate allo sviluppo insieme. Era importante smontare quella narrazione che vorrebbe l’occidente contro il resto del mondo”.
Tra i risultati del vertice, ha poi affermato la premier, c’è il sostegno rafforzato all’Ucraina nel conflitto con la Russia. “Il G7”, ha spiegato, “ribadisce l’impegno compatto per difendere il sistema internazionale di regole basato sul diritto, messo a repentaglio con la guerra di aggressione russa. Intendiamo continuare a sostenere l’Ucraina e abbiamo scelto di rafforzare le nostre linee di azione con un impegno a 360 gradi”. Meloni ha poi ricordato “l’accordo non scontato” sui profitti degli asset russi, “da definire dal punto di vista tecnico nelle prossime settimane”. “Se oggi si apre in Svizzera la conferenza per la pace, cui partecipa anche l’Italia”, ha aggiunto, “è perché noi G7 con il nostro sostegno deciso e compatto in questi due anni abbiamo consentito che l’Ucraina non fosse invasa”. Il nuovo prestito da 50 miliardi all’Ucraina “sarà fornito dagli Stati Uniti, anche Canada, Regno Unito e Giappone probabilmente potrebbero partecipare. Attualmente non intervengono le nazioni europee perché gli asset sono tutti mobilizzati in Europa, quindi l’Europa contribuisce già individuando il meccanismo di garanzia”. Rispondendo a una domanda sulle proposte del presidente russo, Vladimir Putin, per lanciare una trattativa di pace in Ucraina, Meloni le ha definite “più una mossa propagandistica che reale”, parlando di una “narrativa che vuole fare controinformazione su dove siano le responsabilità del conflitto”.
Un altro tema caldo, affrontato nel corso del vertice, è la guerra in Medio Oriente. “Credo che dobbiamo ricordare chi ha iniziato tutto questo”, ha affermato Meloni, “e non è stato Israele, ma qualcuno che ha ucciso donne, civili e bambini. Adesso dobbiamo lavorare per la pace, che vuol dire dialogare, riconoscere il diritto di Israele a essere sicuro, a vivere in pace, e il diritto dei palestinesi ad avere un proprio Stato in cui vivere in modo pacifico”. Il G7 chiederà dunque all’unanimità una tregua olimpica con l’obiettivo di una de-escalation. È stata una “richiesta francese, una buona richiesta”. La premier ha però ammesso che la sua applicazione dipende da molti fattori.
A livello europeo è importante, secondo Meloni, che “all’Italia venga riconosciuto il ruolo che le spetta in termini di competenze dei commissari e che l’Europa comprenda il messaggio arrivato dai cittadini europei”. Un ringraziamento anche per Papa Francesco, protagonista della seconda giornata. “Non lo ringrazierò mai abbastanza”, ha affermato Meloni.
Sul tema dell’aborto la premier ha poi parlato di “polemica costruita in maniera totalmente artefatta”, ribadendo che la legge 194 “non sarà modificata ma solo applicata perché non c’è bisogno di modifiche”. Meloni ha poi assicurato che “nel governo in questi due anni non ci sono stati passi indietro rispetto a questioni come il diritto all’aborto o sui diritti Lgbt”.
Sulle polemiche interne, infine, la premier ha definito “molto grave che ci siano esponenti della maggioranza che cadono nelle provocazioni, prevedo che aumenteranno”, sottolineando al tempo stesso che “neanche questo è riuscito a rovinare l’ottima riuscita di questo vertice”. “Penso”, ha aggiunto, “che i nostri cittadini si debbano interrogare su quale sia l’amore per la nostra nazione di esponenti politici che cercano di provocare per ottenere un risultato dileggiando e occupando banchi del governo”.
Vincenzo Murgolo