“La Shoah rappresenta l’abisso dell’umanita’. Un male che ha toccato in profondita’ anche la nostra Nazione con l’infamia delle leggi razziali del 1938. E’ nostro dovere fare in modo che la memoria di quei fatti e di cio’ che e’ successo non si riduca ad un mero esercizio di stile”. Lo scrive la premier Giorgia Meloni in un messaggio in occasione del giorno della Memoria, sottolineando che “la sfida che tutti noi abbiamo davanti è combattere l’antisemitismo in ogni forma”. Per Berlusconi “non basta ricordare se non si difende lo Stato di Israele”. In premier israeliano Netanyahu: “Resteremo vigili, forti e non permetteremo mai che l’Olocausto si ripeta”.
MATTARELLA – “I principi che informano la nostra Costituzione repubblicana e la Carta dei Diritti Universali dell’Uomo sono la radicale negazione dell’universo che ha portato ad Auschwitz. Principi che oggi, purtroppo, vediamo minacciati nel mondo da sanguinose guerre di aggressione, da repressioni ottuse ed esecuzioni sommarie, dal riemergere in modo preoccupante – alimentato dall’uso distorto dei social – dell’antisemitismo, dell’intolleranza, del razzismo e del
negazionismo, che del razzismo e’ la forma piu’ subdola e insidiosa”. “Non possiamo dimenticare – ricordando i deportati italiani – le sofferenze patite dai nostri militari, internati nei campi di prigionia tedesca, dopo il rifiuto di passare nelle file della Repubblica di Salo’, alleata e complice dell’occupante nazista. Furono 650.000. Il loro no ha rappresentato un atto di estremo coraggio, di riscatto morale, di Resistenza”. “Nel nord e nel centro Italia, dopo i drammatici fatti seguiti all’8 settembre del 1943, le milizie fasciste parteciparono alla caccia e alla cattura degli ebrei,
che furono consegnati alle SS tedesche. Ci furono tanti italiani, i “giusti”, che rischiando e a volte perdendo la
propria vita, decisero di resistere alla barbarie nazista, nascondendo o aiutando gli ebrei a scappare. Rendendo oggi
onore a questi italiani, non possiamo sottacere anche l’esistenza di delatori, informatori e traditori che consegnarono vite umane agli assassini, per fanatismo o in vile cambio di denaro”.
LA LETTERA DEL MINISTRO VALDITARA ALLE SCUOLE – “Gli antichi avevano il culto della memoria. La memoria serve per avere ben fissi nella nostra mente certi eventi, e con essi certi valori. Il ricordo di Auschwitz appartiene al nostro patrimonio culturale. Quando avevo 21 anni le istituzioni non organizzavano viaggi della memoria, mi organizzai il mio viaggio della memoria e visitai il campo di concentramento di Dachau. Quelle immagini terribili mi sono rimaste nella mente e nel cuore, le porto dentro di me come vaccino e monito perenne: mai piu’. Ed e’ per questo che ritengo
importante che il Senato il 18 gennaio scorso abbia approvato l’istituzione di un apposito fondo presso il ministero
dell’Istruzione e del Merito con una dotazione di 6 milioni di euro per promuovere e incentivare i “viaggi della memoria”. Ricordare e’ ancora piu’ importante oggi che sta rinascendo l’antisemitismo in Europa”.
Un documento della Commissione europea attesta come il 38% dei cittadini europei di religione ebraica abbia paura e pensi di andarsene dal nostro Continente, erano il 7% nel 2008. In alcune citta’ europee si ha timore ad indossare la Kippah. “Se questo accade significa che abbiamo sbagliato qualcosa, che non abbiamo ricordato abbastanza. Non deve dunque stupire che percentuali crescenti di giovani europei non abbiano mai sentito parlare della Shoah, percentuali che raggiungono il 25% in Francia. L’antisemitismo ha tante facce, ma ha alla base un unico problema: la incapacita’ di chi, perso nelle nebbie o negli abissi del proprio se’, non sa immedesimarsi nell’altro, non sa sentire l’altro, chiunque esso sia”, ha concluso il ministro.
Stefania Losito