Non è più un fenomeno ma una violenza diventata strutturale. Nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, i dati restituiscono una fotografia angosciante: dal 1 gennaio al 30 settembre 2024, il numero antiviolenza 1522
ha avuto 48mila contatti, tra telefonate, app e chat, con un +57% rispetto ai primi 9 mesi del 2023. Dagli ultimi risultati contenuti nel report “Il pregiudizio e la violenza contro le donne” del ministero delle Politiche sociali, emerge che il picco delle richieste, con 800 telefonate al giorno tra novembre e dicembre, è stato registrato dopo il femminicidio della 22enne Giulia Cecchettin, con un numero rimasto costante in ogni mese dell’anno. Sono 1.640 le donne vittime di violenza sostenute attraverso l’assegno di inclusione, delle quali 1.272 donne (il 74%) ha figli minorenni. In Italia sono inoltre in aumento i casi di stalking, maltrattamenti in famiglia e violenze sessuali: nei primi sei mesi del 2024 c’è stata una crescita del 6% degli atti persecutori (reato che colpisce le donne nel 74% dei casi) e del 15% dei maltrattamenti contro familiari e conviventi (che interessano le donne nell’81% dei casi) Salgono anche le violenze sessuali, con un incremento dell’8%. Vittime nel 91% dei casi sono donne, di cui il 28% minorenni e il 77% italiane.
Dal rapporto emerge che il 18% degli atti persecutori è commesso da stranieri, percentuale che sale al 29% per i maltrattamenti in famiglia e al 44% per le violenze sessuali. Viene precisato che la popolazione residente in Italia è costituita per il 9% da cittadini stranieri.
Per quanto riguarda i reati introdotti dal Codice rosso, nel primo semestre 2024 c’è stato un significativo incremento, del 67% della costrizione o induzione al matrimonio (passando da 9 a 15 episodi) e di casi di revenge porn (+22%). Deciso incremento anche della violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento (+38%). In calo del 2%, invece, gli episodi di persone sfregiate al volto con lesioni permanenti.
“Negli ultimi anni il fenomeno” della violenza sulle donne “ha assunto una dimensione allarmante per il numero delle vittime, sia in considerazione della giovane età delle stesse sia degli autori, evolvendo da fenomeno emergenziale a vera e propria piaga sociale” viene sottolineato nel report in cui si aggiunge che il trend dei reati commessi è in costante aumento. “Questa circostanza può, tuttavia, essere interpretata anche come conseguenza dell’introduzione di misure legislative di tutela delle vittime e di una loro crescente consapevolezza, che le induce a denunciare”. Si ritiene che “non sono sufficienti gli strumenti normativi, ma è indispensabile un profondo cambiamento culturale”.
Stefania Losito