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Il caccia del futuro sarà costruito anche in Italia con Leonardo: sarà operativo nel 2035. Alleanza con Regno Unito e Giappone

Grottaglie o Foggia potrebbero ospitare parte del progetto, ma è presto per dirlo

L’Italia, con Leonardo (che ha sede anche a Grottaglie, nel Tarantino, e a Foggia, ndr), il Regno Unito e il Giappone hanno stretto un’alleanza “senza precedenti” nel settore della difesa per lo sviluppo e la costruzione del caccia del futuro, un jet supersonico di sesta generazione destinato a sostituire l’attuale Eurofighter Typhoon (frutto della collaborazione tra Italia, Regno Unito, Germania e Spagna): il nuovo aereo da combattimento si chiamerà Tempest e dovrebbe essere operativo nel 2035, con l’avvio della fase di sviluppo nel 2024. Lo ha annunciato il premier britannico Rishi Sunak, confermando le recenti indiscrezioni dei media internazionali.

“La sicurezza del Regno Unito, sia oggi sia per le generazioni future, sarà sempre di primaria importanza per questo Governo – ha detto Sunak – è per questo che dobbiamo rimanere all’avanguardia nei progressi della tecnologia della
difesa, superando e sconfiggendo coloro che cercano di farci del male”.

Il progetto ad alta tecnologia “accelererà la nostra capacità militare avanzata e il nostro vantaggio tecnologico”, è scritto in una nota diffusa dai tre governi. Il caccia di sesta generazione potrà essere pilotato sia autonomamente che
con un pilota: sarà probabilmente dotato delle armi più sofisticate, tra cui missili ipersonici, droni e cannoni laser.

Secondo le informazioni del quotidiano economico giapponese Nikke, le società al centro del progetto dovrebbero essere la giapponese Mitsubishi Heavy Industries, la britannica BAE Systems e l’italiana Leonardo che ha sede nelle città pugliesi di Grottaglie e Foggia.

Naturalmente è tutto da valutare per l’azienda italiana: è un programma in avvio, per cui sono ancora in fase contrattuale; si tratta poi di un progetto militare, quindi è ambito della divisione velivoli, mentre a Grottaglie e Foggia si occupano delle aerostrutture. Questo non vuol dire che in futuro qualche parte non si faccia nelle due sedi pugliesi ma è presto per dirlo.

Leonardo è partner strategico del programma Gcap – Global Combat Air Programme – per la realizzazione di un ‘sistema di sistemi’ di nuova generazione per operazioni multi-dominio, che sara’ operativo dal 2035. Lo comunica Leonardo in una nota.
“Il programma, che vede coinvolti Italia, UK e Giappone, rappresenta una sfida finalizzata a tutelare e rafforzare la sovranita’ tecnologica e industriale nazionale assicurando prosperita’, salvaguardia delle competenze distintive, ritorno occupazionale e competitivita’ del comparto Aerospazio, Difesa e Sicurezza sui mercati internazionali. Il Gcap coinvolgera’ tutta la filiera italiana a partire dalle Universita’ e dai centri di ricerca fino alle Pmi e le industrie leader nazionali coinvolte.
In particolare, Italia, UK e Giappone – attraverso le rispettive industrie nazionali, Leonardo, Bae Systems e
Mitsubishi Heavy Industries -, collaboreranno allo sviluppo delle tecnologie per la piattaforma aerea di sesta generazione, in ottica sistema di sistemi. La compagine italiana oltre a Leonardo – presente nel programma gia’ dal 2018 con Leonardo UK – vedra’ coinvolti Avio Aero, Elettronica e Mbda Italia insieme all’intero ecosistema innovativo e produttivo del Paese. “La decisione dei governi di rafforzare la collaborazione con un programma cosi’ strategico come il Global Combat Air Programme – sottolinea Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo – e’ la
testimonianza di un modello di cooperazione tra i tre Paesi efficace e promettente. Siamo di fronte a uno dei
programmi piu’ sfidanti e avveniristici per l’industria dell’aerospazio e difesa che garantira’ l’autonomia
tecnologica dei Paesi coinvolti e fornira’ alle Forze Armate prestazioni e capacita’ operative senza precedenti”.

Stefania Losito

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