Il principe Alberto II di Monaco è da due giorni in tour tra Puglia e Basilicata. Ieri sera è arrivato a Matera (che nelle precedenti ore ha accolto anche l’ambasciatore cinese Li Junhua, mentre stamani attende il presidente dell’Albania, Ilir Meta) è arrivato in un albergo nel cuore dei rioni Sassi. Alberto II sarà ricevuto in Prefettura prima di partire per Alberobello, ultima tappa prevista delle sue tre giornate appulo-lucane.
Ieri, il principe monegasco è stato a Canosa di Puglia e alla rocca di Garagnone, tra Spinazzola e Poggiorsini. “E’ stato come tornare a casa”, ha commentato Alberto II di Monaco nell’aula consiliare del Comune di Canosa di Puglia (BAT). Il reale , infatti, era stato a Canosa 25 anni fa, il 16 giugno 1997, e in quella occasione ricevette la cittadinanza onoraria. Ha ricordato di avere visitato il castello, la cattedrale e il mausoleo di Boemondo. Il principe ha ricevuto una relazione di una artista locale e nell’aula consiliare è stata scoperta una targa in ricordo della sua visita. Durante la passeggiata lungo corso san Sabino, per raggiungere in villa comunale il monumento ai caduti, ha salutato la folla con tanti bambini che lo aspettavano.
E sempre ieri, ttappeto rosso al Castello del Garagnone, dove Alberto ha ammirato i siti storici che un tempo furono feudo dei Grimaldi. L’illustre cerimonia si è aperta con l’inaugurazione di una targa da parte del Principe, alla presenza del presidente del Parco Francesco Tarantini, dell’assessora regionale all’Ambiente Anna Grazia Maraschio, di Lorenzo Marchio, vice presidente della provincia Bat e dei tredici sindaci dei comuni del Parco. Sulla targa è narrato il legame storico della Rocca con i Grimaldi di Monaco e raffigurato un suo antico dipinto olio su tela, collezione del Palazzo di Monaco.
«Una giornata memorabile per l’intero territorio murgiano – ha detto Francesco Tarantini – la comunità del Parco ha avuto il privilegio e la gioia di accogliere il Principe Alberto di Monaco, affascinato dal castello e dalla meraviglia che lo circonda, tra i falchi grillai in volo, le ferule in fioritura e i suoni melodici delle pecore al pascolo. Contrariamente al suo secondo nome “Rocca invisibile” legato alla posizione in altura, il Garagnone vive una fase di una straordinaria visibilità. Oltre ad aver accolto un Principe, è il luogo scelto da Rubini per aprire lo spot “Puglia autentica meraviglia”, in onda su numerose TV e canali web».
La visita del Principe ha celebrato l’antico legame tra i Grimaldi e la Rocca invisibile, loro feudo dal 1532 al 1641 concessogli dall’Imperatore Carlo V per la fedeltà agli Asburgo. Il Garagnone – che si erge sul costone murgiano dominando la valle tra Spinazzola e Gravina – vanta origine antichissime di cui si hanno tracce a partire dalla metà del XII secolo come proprietà del Conte di Andria Ruggero. È l’unico castello su sperone di roccia presente in Puglia, edificato in età normanna e ricostruito a scopo difensivo, intorno al 1200, su volontà di Federico II di Svevia.
Il Garagnone, infatti, insieme al Castel del Monte, al Castello di Gravina e ai castelli lucani di Palazzo San Gervasio e Monte Serico costituiva il sistema di difesa delle aree interne di quella provincia al confine tra Puglia e Basilicata ed era per questo considerato uno dei centri più importanti posto sul percorso della via Appia.
A seguito di un terremoto intorno al 1700 fu in parte distrutto. Per una migliore fruibilità del maniero e con l’obiettivo di valorizzarlo al meglio, di recente l’area di sosta è stata oggetto di lavori di ripristino, con il rifacimento dei muretti a secco, la pulizia del sito, la risistemazione delle panche e l’apposizione di cartelli e portabici.
Stefania Losito