L’allarme di Save the Children
“Un’Italia al bivio”, con l’opportunità di spendere presto e soprattutto bene i fondi del Pnrr e della Child Guarantee per fare in modo che le risorse pubbliche siano in grado di attrarre investimenti privati per sanare quel “percorso ad ostacoli”, che sin dalla nascita sono costretti ad affrontare bambini, adolescenti e giovani in Italia. Save The Children chiede di “invertire la rotta” rispetto all’impoverimento materiale e educativo dei bambini, che è stato amplificato dagli effetti della pandemia. È il ritratto emerso nel corso dell’evento organizzato da Save The Children “Impossibile 2022” che denuncia “una forte ingiustizia intergenerazionale”. Il motivo va ricercato nel fatto che quasi 1 milione e 400 mila bambini sono in povertà assoluta, il dato più alto degli ultimi 15 ann. A questo si aggiunge che un bambino in Italia oggi ha il doppio delle probabilità di vivere in povertà assoluta rispetto ad un adulto e il triplo delle probabilità rispetto a chi ha più di 65 anni. Per avere una idea ancora più precisa, va considerato che in Italia attualmente solo il 16% dei bambini ha accesso ad un asilo del comune e si registra uno dei tassi più alti di dispersione scolastica. Va considerata anche la dispersione scolastica implicita ovvero l’incapacità di un ragazzo/a di 15 anni di comprendere il significato di un testo scritto, arrivata al 51%. L’Italia ha anche un altro triste primato in Europa: è il Paese con il maggior numero di Neet, ragazzi che non studiano e non lavorano, che sono due milioni. In 6 regioni, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, i Neet hanno superato i giovani che lavorano. In Sicilia, Campania, Calabria per 2 giovani occupati ce ne sono altri 3 che sono fuori dal lavoro, dalla formazione e dallo studio. “Dobbiamo prendere la strada giusta e dobbiamo partire dai territori più svantaggiati dove mettere le risorse in via prioritaria, ed occupaci dei talenti per far crescere le opportunità per consentire ai bambini e alle bambine di vivere appieno il loro futuro” ha detto la direttrice Generale di Save the Children Italia Daniela Fatarella.
Mario Draghi in un messaggio letto alla platea di “Impossibile 2022” ha ricordato che “dalla sua formazione, il Governo ha messo i diritti e le aspettative dei giovani al centro della propria azione”. Il commissario Europeo Paolo Gentiloni ha sottolineto che “Next Generation Eu è un’occasione unica per l’Italia per colmare i divari rispetto ad altri Paesi europei” . “Una nuova stagione di politiche per i giovani e per l’infanzia e’ fondamentale – ha puntualizzato Gentiloni – per invertire il declino di natalità”. Secondo la ministra alle Politiche Giovanili Fabiana Dadone bisogna fare in modo da”far sentire i giovani protagonisti del cambiamento”.
Dal ministro del Lavoro Andrea Orlando è arrivata la risposta più attesa da Save The Children che tra le sue priorità ha indicato “il raddoppio dell’investimento” sul piano nazionale della Child Guarantee.
“Spero si possa incrementare ulteriormente. Non raddoppiare perchè – ha detto Orlando – mi sembra una ambizione grande, ma sicuramente una crescita significativa che a mio avviso può andare intorno al 50/60% in più delle risorse stanziate nei prossimi anni”.
Angela Tangorra