
Sempre meno nati e sempre meno giovani, anche in Puglia. I dati Istat sul censimento della popolazione al 31 dicembre 2023, che fotografano un’Italia demograficamente sempre più povera, confermano il trend anche nella regione pugliese, che risulta avere 3mln e 900mila residenti, con 17mila cittadini andati via, in altre regioni o all’estero. Da Foggia e Lecce vanno via più donne, e in generale proprio dalla Puglia, nonostante quelle che restano costituiscano il 51% della popolazione. Si alza l’età media, con Barletta-Andria-Trani e Foggia tra le province in cui si nasce di più con la conseguenza di un’età media più giovane e famiglie più numerose. A Lecce la popolazione è più anziana, con un incremento maggiore di mortalità rispetto al resto della regione, in cui comunque – in generale – si muore meno e più tardi, al punto che dei 21mila centenari che vivono in Italia, poco più di 1.200 sono pugliesi: 42 hanno almeno 105 anni e 8 su 10 sono donne. Ma il record di denatalità, anche in Puglia, viene nuovamente battuto, con 710 nati in meno nel 2023 rispetto all’anno precedente. Bari è l’unica città che supera un milione di residenti, e Celenza Valfortore, nel Foggiano, quella con il maggior incremento di residenti stranieri.
Anche in Basilicata la popolazione è calata di oltre 4mila residenti, scendendo a 533mila individui, che per il 60% vivono nella provincia di Potenza. Quasi cento i nati in meno, in tutto 3.123. Aumenta però la popolazione straniera residente, con 1.199 arrivi in più rispetto al 2022, in particolare a Matera, che si conferma l’area più attrattiva dall’estero con un valore di oltre due punti percentuali in più rispetto alla media nazionale, ma anche la provincia più giovane. Sono 215 i centenari, 11 hanno più di 105 anni. E anche tra i lucani più della metà sono donne, nonostante anche dalla regione lucana proprio le donne sono quelle che emigrano più degli uomini.
Stefania Losito