Per più di un italiano su due non è pericoloso superare i limiti di velocità, soprattutto di notte, quando si corre più veloce perché c’è meno traffico. Soltanto il 34,7% ritiene utile rispettare le norme mentre il 16,4% ritiene che un guidatore esperto possa superare il limite imposto dalla legge. È la fotografia della quarta edizione della ricerca sugli stili di guida degli utenti commissionata da Anas e condotta dal Centro Statistica Aziendale, con sondaggi svolti su un campione di 4mila persone e oltre 3.500 osservazioni dirette su strada. Il voto che gli italiani danno a se stessi come guidatori è 7,9 mentre l’anno scorso era 9. Il 64,7% crede di essere un guidatore esperto.
L’indagine è stata presentata nella conferenza internazionale “Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime”, organizzata da Anas, Piarc (Associazione mondiale della strada), con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e in collaborazione con il Global Forum for Road Traffic Safety – Nazioni Unite e l’EuroMed Transport Support Project, in occasione della Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada.
Un automobilista su dieci supera i limiti di velocità di più del 20% Sulla statale 16, all’altezza di Bari, i guidatori più indisciplinati d’Italia. Roma risulta la più virtuosa: i limiti sul Grande Raccordo Anulare vengono superati solo fra lo 0,4% e l’1%.In media, di notte si viaggia più veloce del 5,9% rispetto al giorno. Roma la città che presenta la maggiore differenza della velocità media tra giorno e notte: il GRA di notte guadagna un +23% rispetto alla velocità diurna (66,5 km/h di giorno contro 81,9 km/h di notte).
Fra gli intervistati, undici su cento ritengono che durante la guida si possa fare anche altro, mentre soltanto il 55,4% del campione è convinto che gli incidenti stradali dipendano da comportamenti errati. Il 60,1% ritiene che il Codice della Strada, ormai all’approvazione definitiva del Parlamento in questi giorni, sia utile. Per sette intervistati su dieci, alcol e stupefacenti sono sempre pericolosi mentre l’8,4% ritiene siano irrilevanti alla guida.
Migliora il comportamento sull’uso del cellulare alla guida: si osserva un utilizzo alla guida del 7,4% contro il 9,6% del 2023 e il 10,3% del 2022 ma non per gli under 40, che peggiorano il dato: il 9,9% lo usa contro il 5,6% degli over 60.
Grazie alle campagne per la sicurezza stradale, negli ultimi anni si sta registrando un progressivo miglioramento di alcuni comportamenti. L’uso delle frecce per segnalazione di sorpasso segnala +4% circa ogni anno negli ultimi due anni: non le usa il 45,7% contro il 50,9% del 2023 e il 54,1% del 2022. Il divieto di sorpasso migliora di poco più dell’1% ogni anno, nel 2024 non lo rispetta il 14,6% (2023: 15,9%; 2022: 17%). Sulle cinture di sicurezza anteriori l’utilizzo avviene per il 93,3% contro l’89,4% del 2023 e 88,6% del 2022. Si scende con le cinture posteriori: sì per il 44% contro il 27,4% del 2023 e il 24,3% del 2022, ma, dato di rilievo, in due anni la consapevolezza di allacciare le cinture posteriori è cresciuta di quasi il 20%.I più indisciplinati, tra i conducenti, sono il 9,2% degli over 60 che non la indossa contro il 7,7% degli under 40. I più disciplinati stanno nella fascia d’età fra 40 e 60 anni con solo il 6,1% di negligenti.
La campagna di indagine sulle strade Anas ha visto la realizzazione di tre diversi tipi di attività: il rilevamento di alcuni parametri di guida attraverso sistemi di rilevazione cinematica (velocità, distanza e occupazione delle corsie su tre tratte stradali) lungo 12 strade Anas; interviste a un campione di 4mila utenti; oltre 3.500 osservazioni dirette dei comportamenti di guida lungo sei differenti tipologie di strade.
Le strade interessate dalle rilevazione cinematica sono state: il RA10 Raccordo Autostradale “Torino Caselle” in Piemonte; il Grande Raccordo Anulare di Roma; la strada statale 16 “Adriatica” tra Lecce e Bari; la statale 336 “Dell’Aeroporto della Malpensa” fra Milano e Malpensa in Lombardia; la statale 700 “Della Reggia di Caserta” in Campania; la statale 1 “Aurelia” fra Roma e Grosseto; la statale 14 “Della Venezia Giulia” nel tratto veneto; la statale 75 “Centrale Umbra” in Umbria; la A2 “Autostrada del Mediterraneo” nel tratto campano; la A19 “Palermo Catania” e la statale 121 “Catanese” in Sicilia; la statale 131 “Carlo Felice” in Sardegna. Le osservazioni dirette sono state invece svolte lungo il RA10 Raccordo Autostradale “Torino Caselle” in Piemonte; l’intera tratta della A2 “Autostrada del Mediterraneo” fra Salerno e Villa San Giovanni; la strada statale 16 “Adriatica” tra Bari e Otranto; la statale 51 “Di Alemagna” nel bellunese; la statale 1 “Aurelia” fra Roma e Livorno; la statale 3bis “Tiberina” fra Terni e Ravenna. Le attività di osservazione diretta sono state eseguite con l’impiego di due rilevatori all’interno di un’automobile che ha percorso l’infrastruttura di interesse, registrando un campione di veicoli in transito e i comportamenti dei passeggeri a bordo.
Stefania Losito