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Vanno in scena i Grammy, gli oscar della musica, al Madison Square garden di New York e le rose bianche saranno il simbolo della battaglia contro le molestie sessuali e per appoggiare i movimenti Time’s Up e #meetoo.
La prova del sostegno ai movimenti nati per difendere le donne che hanno subito la molestia sarà rappresentata in teatro da rose bianche che caratterizzeranno gli outfit dei protagonisti che di solito sono molto audaci.
La combinazione vuole che quest’anno tra i candidati per il best album non ci sia nessun maschio e nessuno con la pelle bianca. Per l’album dell’anno sono in gara Jay-Z, Childish Gambino, Kendrik Lamar, Lorde e Bruno Mars. Tre di loro fanno musica hip hop e confermano il fatto che l’accademia quest’anno abbia prestato più attenzione agli artisti della categoria.
Di sicuro ha vinto “Despacito”, la canzone tormentone di Luois Fonsi con Daddy Yankeee uscita nella versione remix con la collaborazione di Justin Bieber.
Si tratta della prima canzone non in lingua inglese ad essere candidata come canzone dell’anno e record dell’anno.
Sul palco si esibiranno gli U2, Sting, Pink, Bruno Mars, Lady vaga, Kendrik Lamar, Kesha, Elton John, Miley Cyrus, i fratelli Osborne e Rihanna e tanti ospiti a sorpresa.
Una candidatura ai premi c’è anche per l’Italia. Si tratta dell’armonicista Fabrizio Poggi nominato nella categoria best traditional blues album per il disco Sonny & Brownie’s Last train registrato con il cantante e chitarrista blues Guy Davis.
Angela Tangorra