
Sale a 78 il bilancio dei morti a seguito del naufragio di un peschereccio a sud del Peloponneso, come riportato dalla Guardia costiera greca. Il peschereccio con a bordo circa 700 persone naufragato a sud del Peloponneso era salpato da
Tobruch, in Libia, ed era diretto in Italia, secondo le prime informazioni raccolte dalla Guardia costiera. Finora 14 migranti, dei 104 soccorsi, sono stati trasferiti all’ospedale di Kalamata. Verso le 16 ora locale è attesa sul luogo la presidente della Repubblica greca Katerina Sakellaropoulou.
“Il peschereccio è stato avvistato a mezzogiorno di ieri da un veicolo aereo di Frontex e successivamente da due motovedette, senza richiedere assistenza”, si legge in un comunicato della Guardia costiera greca. Nel comunicato si afferma che un elicottero e delle imbarcazioni della Guardia costiera greca si sono recate ieri sul luogo di navigazione del peschereccio, ma i “migranti hanno rifiutato qualsiasi assistenza e hanno dichiarato di voler proseguire il viaggio verso l’Italia”. Nel comunicato, inoltre, si sottolinea che “le continue telefonate della sala operativa della Guardia costiera greca al peschereccio per fornire assistenza hanno ricevuto risposta negativa”.
Secondo le dichiarazioni delle persone che si trovavano a bordo, il numero dei passeggeri era di 750: temiamo che purtroppo il numero dei morti salirà di molto”, ha dichiarato il governatore della regione del Peloponneso, Panagiotis Nikas, al sito di Kathimerini, a proposito del naufragio del peschereccio avvenuto a 47 miglia nautiche a sud-ovest di Pylos. Nikas ha poi spiegato che la Regione ha già avviato il “noleggio di camion appositi per la corretta gestione dei corpi” visto che l’ospedale di Kalamata non è attrezzato per fronteggiare l’emergenza. Il governatore ha inoltre aggiunto che nella città di Kalamata è stata allestita un’area di accoglienza per i sopravvissuti, per rispondere al fabbisogno di coperte, vestiti e cibo.
Stefania Losito