Nuove tensioni si registrano sul Mes, il fondo Salva-Stati. Il Governo prende tempo. Per la Lega, il Meccanismo europeo di stabilità è uno strumento superato e si aspetta indicazioni dalla premier Meloni. Riccardo Molinari chiarisce: “il 14 dicembre alla Camera non lo discuteremo”. Anche Fitto prende tempo, e tenta di mediare: “Aspettiamo prima il Consiglio Ue”. Critica i rinvii il capogruppo di Fi Barelli “la ratifica da parte del Parlamento può essere un contrappeso sulla trattativa per il Patto di Stabilità”, ma sottolinea, “decide il governo”.
La palla va al Parlamento, come continua a dire Giancarlo Giorgetti, ma i parlamentari, a questo punto, vogliono sentire una parola chiara da Meloni ma il governo decide ancora di non decidere almeno fino a quando non si sarà chiusa a Bruxelles la trattativa sul Patto di Stabilità. “Un mese in piu’ o in meno non credo cambi le cose”, dice Antonio Tajani che, intervistato dal Messaggero, affronta il nodo Mes spiegando che “non dobbiamo pensare che il Mes sia una questione di calendario ma di politica macroeconomica. E in questo senso la necessita’ europea e’ sostenere l’economia reale”. “Anche se noi come FI siamo favorevoli al Mes – osserva il vicepremier – bisogna essere consapevoli che non basta, dobbiamo completare l’architettura composta anche dal Patto di Stabilita’, dall’unione bancaria e dall’armonizzazione fiscale. Altrimenti – avverte – saremmo davanti a una scelta monca che servirebbe probabilmente solo alle banche tedesche dato che le nostre – spiega ancora Tajani – siamo gia riusciti a rinforzarle anche con un buon testo sugli extraprofitti”.
Di “propaganda” parla la segretaria del partito democratico Elly Schlein, sulle colonne del corriere della Sera. “Ritengo sia una vicenda paradigmatica della propaganda ideologica di questo governo. Hanno fatto fake news per anni sul Mes e ora non sanno come uscirne”, spiega. “Il problema – aggiunge la segretaria Pd – e’ che stanno giocando con la credibilita’ internazionale dell’Italia. Non e’ possibile per ragioni ideologiche bloccare tutto il resto d’Europa sulla ratifica di un trattato. Quando lo ratifichi non stai chiedendo l’attivazione di questo meccanismo, stai semplicemente permettendo ad altri di accedervi se ne hanno bisogno”.
COS’E’ IL MES – Il meccanismo europeo di stabilità (MES) fa parte della strategia dell’Unione europea intesa a garantire la stabilità finanziaria nella zona euro. Fornisce assistenza finanziaria ai paesi della zona euro che si trovano di fronte o rischiano di dover affrontare difficoltà finanziarie.
I Paesi della zona euro hanno firmato il trattato intergovernativo che ha istituito il MES il 2 febbraio 2012. Inaugurato alla fine dell’anno 2012, il MES è un’organizzazione intergovernativa regolata dal diritto pubblico internazionale, con sede in Lussemburgo. I suoi azionisti sono i paesi della zona euro. Il MES emette strumenti di debito per finanziare prestiti e altre forme di assistenza finanziaria nei paesi della zona euro. Il MES prosegue l’opera del suo predecessore, il Fondo europeo di stabilità finanziaria, istituito nel 2010. Il MES e la Commissione europea collaborano regolarmente e strettamente, in linea con i rispettivi ruoli e mandati, sulla base di un protocollo d’intesa firmato nel 2018 da entrambe le istituzioni. Il MES è autorizzato a: concedere prestiti nell’ambito di un programma di aggiustamento macroeconomico; acquistare titoli di debito sui mercati finanziari primari e secondari; fornire assistenza finanziaria sotto forma di linee di credito; finanziare la ricapitalizzazione di istituti finanziari tramite prestiti ai governi dei suoi Stati membri.
Nel 2020, il MES ha creato lo strumento di sostegno alla crisi pandemica, basato su una linea di credito di assistenza finanziaria precauzionale e disponibile per i paesi della zona euro a sostegno dei costi interni relativi all’assistenza sanitaria, alla cura e alla prevenzione dovuti alla crisi COVID-19. (fonte: www.eur-lex.europa.eu)
Stefania Losito