
Sono quattro milioni gli italiani in viaggio nel ponte del primo maggio per trascorrere almeno un giorno di vacanza fuori casa, cogliendo l’occasione dell’ultimo ponte primaverile. Lo rileva un’ indagine Coldiretti/Ixe’ diffusa in occasione del “mini esodo” del 30 aprile, “con il bollino rosso sulle strade – evidenzia l’organizzazione agricola – per raggiungere le località di vacanza. Mare e montagna – aggiunge – Coldiretti – si contendono il primato delle mete più gettonate, davanti a campagna e città d’arte, con una netta scelta per la vacanza “green”.
Molto frequentati sono gli agriturismi, dove sono attese 600mila presenze, secondo le previsioni Terranostra Campagna Amica. Il ponte del 1° maggio chiude di fatto – osserva Coldiretti – la lunga “striscia” di opportunità iniziata con la Pasqua, che complessivamente ha visto in vacanza quasi un italiano su 4 (37%).
Ma non si arresta l’impennata dei prezzi partita lo scorso settembre, con un’accelerazione da +0,7% a 2%, quasi triplicata in sette mesi. “Un’escalation a cui hanno contribuito le speculazioni sulla Pasqua e sui Ponti del mese di aprile”, spiega Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando i dati Istat sull’inflazione. “Non per niente, in testa alla Top ten dei rincari mensili ci sono tutte voci legate alle vacanze. Al 1° posto i voli internazionali che in appena un mese decollano del 31,6%, quasi un terzo, medaglia d’argento per i voli nazionali con +26,3%. Medaglia di bronzo per alberghi, motel, pensioni e simili che costano l’11,7% in più rispetto a marzo. Appena giù dal podio il noleggio dei mezzi di trasporto e il traporto marittimo che segnano entrambi un balzo mensile del 7%”, prosegue Dona.
“Se l’inflazione pari a +2% significa, per una coppia con due figli, un aumento del costo della vita complessivo pari a 714 euro su base annua, ben 292 euro in più se ne vanno solo per i prodotti alimentari e le bevande analcoliche, 310 per il carrello della spesa, ossia per le spese obbligate, mentre i servizi ricettivi e di ristorazione si pagano 121 euro in più rispetto allo scorso anno. Una vera e propria stangata. Per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 653 euro, 259 euro sono per cibo e bevande, 277 per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona, 100 per
alberghi e ristoranti. Per una famiglia media sono 537 euro complessivi, 202 per mangiare e bere, 215 per il carrello, 71
per ristorazione e servizi ricettivi”, conclude Dona.
Stefania Losito