
Dopo 93 anni chiude la libreria più antica di Potenza, quella delle “Paoline”. Il 30 giugno è stato l’ultimo giorno di apertura, poi si procederà al reso dei libri, alla dismissione dei locali. Le due storiche dipendenti, Ilaria e Donatella, che da domani non lavoreranno più in via Mazzini, rispettivamente dopo 29 e 13 anni di servizio, sono amareggiate per l’ennesima chiusura di un presidio del territorio: in tutta la Basilicata, non ci sono altri punti vendita della stessa catena né altre librerie che si occupano della editoria religiosa. “Noi comunque – dicono le due lavoratrici – non abbiamo possibilità di ricollocazione, né tanto meno abbiamo ricevuto alcuna proposta. Non possiamo essere che testimoni e
protagoniste in negativa di un impoverimento culturale e commerciale della città di Potenza”. A decidere per la chiusura il Governo della Provincia Italiana delle Suore Paoline. Tra le cause la crisi dell’editoria, nonostante il settore della stampa cattolica fosse ad appannaggio esclusivo della libreria, gli acquisti on line, la scarsa presenza di seminaristi in città per l’esiguità delle vocazioni e anche il trasferimento a Matera dell’Istituto di Scienze Religiose. Non di meno la circostanza che fin dal 1991 le Suore Paoline hanno lasciato il capoluogo lucano.
Come certificato da un documento dell’Istituto “Pia Società Figlie di S. Paolo”, la libreria fu aperta a Potenza nel 1932, a seguito di una concessione del vicario generale monsignor Enrichetti del 1930, nel cuore del centro storico, vicino a una delle porte di accesso della città, Porta Salza. Fu poi fu trasferita in via Pretoria, ma il terremoto del 1980 fu determinante per il trasferimento in via Mazzini.
Stefania Losito