
Giovedì 14 settembre primo giorno di scuola per gli studenti pugliesi. A rendere note le date, regione per regione, è il ministero dell’Istruzione e del Merito. Con la Puglia sarà il turno anche di Calabria, Liguria, Molise e Sardegna. I primi a tornare sui banchi di scuola saranno invece gli studenti della provincia autonoma di Bolzano, martedì 5 settembre, seguiti da Piemonte, Valle D’Aosta e Provincia autonoma di Trento l’11 settembre e Lombardia il giorno dopo, il 12. Ultimi a rientrare gli studenti di Emilia-Romagna, Lazio e Toscana, il 15 settembre.
Per quanto riguarda il termine delle lezioni, la Puglia sarà tra le prime ad andare in vacanza, con l’ultima campanella che suonerà il 7 giugno, così come in Sardegna. Per la maggior parte delle regioni, invece, lo stop sarà l’8 giugno.
Sempre in Puglia le festività natalizie cominceranno il 23 dicembre e termineranno il 5 gennaio 2024, quelle pasquali cominceranno il 28 marzo 2024 e finiranno il 2 aprile, così come in tutte le altre regioni.
E il nuovo anno scolastico comincia con l’emergenza cattedre vuote: una su due è scoperta in Italia e 200mila supplenti sono pronti a riempire i tanti vuoti. I posti disponibili per le immissioni in ruolo sono per il 2023-2024 81mila ma, calcoli alla mano dei sindacati, metà delle cattedre resterà senza docente. “Delle 800mila cattedre esistenti in Italia – spiega Antonello Giannelli, dell’Associazione nazionale presidi – 600mila sono coperte da docenti di ruolo, le rimanenti 200mila da supplenti, come accade quasi ogni anno”. Secondo il presidente, per risolvere il problema, “bisognerebbe che le scuole assumessero direttamente. I concorsi non si possono più fare a livello nazionale e regionale perché ogni anno vanno in pensione 40mila docenti che non vengono reintegrati”.
Le criticità maggiori si riscontrerebbero in Lombardia, dove ci saranno “oltre 25mila posti da dare a supplenza”, e in Piemonte e in Veneto dove saranno 20mila. Ma “si tratta di un problema nazionale che non si limita al Nord Italia”, sottolinea D’Aprile. Non è migliore, infatti, la situazione nel Lazio dove i supplenti sono circa 12mila, e in Sicilia, Campania e Puglia dove si attestano “rispettivamente a quota 13mila, 11mila e 10 mila”. La Uil Puglia parla, nello specifico, di 12mila supplenze, tra personale docente (9.800) e personale Ata (2.150).
Michela Lopez