
Sono stati 245 i provvedimenti di convalida delle dimissioni emesse nel 2024 dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza-Matera, con una tendenza in lieve aumento nel Materano (passate da 83 a 91) e un calo nel Potentino (da 157 a 154). Lo hanno reso noto , a Potenza, il direttore regionale dell’Ispettorato territoriale del lavoro, Michele Lorusso, e la consigliera regionale di parità, Ivana Pipponzi, presentando la relazione su dimissioni e risoluzioni consensuali delle lavoratrici madri e lavoratori padri in Basilicata.
Nel dettaglio, superiore è il numero delle convalide di dimissioni rassegnate dalle lavoratrici (212, di cui 81 nel Materano) rispetto al numero dei lavoratori (33) con la causa predominante che è stata riscontrata nello stress lavorativo, unita anche all’impossibilità di avere parenti di supporto per la crescita dei figli. Le dimissioni hanno riguardato soprattutto le donne, nella stragrande maggioranza dei casi di un’età compresa tra i 26 e i 35 anni, con almeno un figlio a carico e in prevalenza operaie; ed in relazione alle qualifiche, le donne sono per la maggior parte operaie, mentre gli uomini per lo più sono impiegati.
Nella scelta di lasciare un posto di lavoro ha inciso anche la mancanza di opportunità di crescita e di sviluppo professionale: il “passaggio ad altra azienda” ha spinto il 74 per cento dei lavoratori della provincia di Potenza e il 60 per cento dei lavoratori della provincia di Matera a scegliere di cambiare occupazione.
Nel complesso, è scritto infine nella relazione, le interruzioni dei rapporti di lavoro in Basilicata hanno registrato una sostanziale continuità con le precedenti analisi, con una maggiore incidenza delle dimissioni di lavoratrici italiane, rispetto al passato dove era più presente il dato delle dimissioni di lavoratrici straniere. E‘ in crescita, invece, il dato relativo alla assenza di parenti di supporto quale motivazione principale delle dimissioni, specie per le lavoratrici.