
La segretaria del Pd Schlein: Meloni prenda posizione netta. Von der Leyen: lavoriamo per accordo, ma anche a possibili contromisure
Dopo Canada e Messico, è la volta dell’Europa. Donald Trump ha postato sul proprio social network Truth la lettera inviata alla Ue, dove annuncia dazi dal primo agosto al 30%, minacciando di raddoppiarli in caso di ritorsioni. La lettera, indirizzata alla presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, invoca come motivo della scelta la disparità del deficit commerciale dovuta a barriere commerciali, tariffarie e non tariffarie.
La percentuale è ben al di sopra di quella che la Ue si aspettava, soprattutto dopo che Trump aveva detto che recentemente Bruxelles ha trattato bene gli Usa.
Non si è fatta attendere la reazione da parte delle opposizioni di governo italiane. “Ci aspettiamo una presa di posizione netta e forte, che fin qui non c’è stata, da parte di Giorgia Meloni” ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein.
Per il momento la replica di Palazzo Chigi è stata diplomatica. “Non avrebbe alcun senso innescare uno scontro commerciale tra le due sponde dell’Atlantico” si legge in una nota. “Confidiamo nella buona volontà di tutti gli attori in campo per arrivare a un accordo equo, che possa rafforzare l’Occidente nel suo complesso” continua il comunicato.
Poi il sostegno all’Ue: “Il governo italiano continua a seguire con grande attenzione lo sviluppo dei negoziati in corso tra Unione Europea e Stati Uniti, sostenendo pienamente gli sforzi della Commissione Europea che verranno intensificati ulteriormente nei prossimi giorni”.
Il presidente della Commissione Ue, von der Leyen, si dice sconvolta dai dazi al 30% imposti da Trump perché andrebbero a colpire le principali catene di approvvigionamento transatlantiche, a scapito delle imprese, dei consumatori e dei pazienti su entrambe le sponde dell’Atlantico. “Restiamo pronti a continuare a lavorare per raggiungere un accordo entro il primo agosto. Allo stesso tempo – dice von der Leyen – adotteremo tutte le misure necessarie per salvaguardare gli interessi dell’Ue, inclusa l’adozione di contromisure proporzionate, se necessario”.
Gianvito Magistà