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Niente Capodanno in piazza per i “soggetti pericolosi”, o pregiudicati. Dopo Bologna, Firenze e Milano, il Viminale ha inviato una direttiva a tutti i prefetti con l’obiettivo di individuare aree urbane vietate a persone con precedenti penali. Zone rosse dove “vietare la presenza di soggetti pericolosi” o pregiudicati e “disporne l’allontanamento”.
In vista del Capodanno, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi impone la stretta chiedendo provvedimenti ad hoc per stazioni ferroviarie, ma anche piazze di spaccio e altre aree urbane, come le zone della movida, caratterizzate – soprattutto in questi giorni – “da un’elevata concentrazione di persone”.
Nelle tre città in cui è in vigore da settembre, rende noto il ministero, sono stati 105 i soggetti destinatari di provvedimenti di allontanamento su 14mila persone controllate. La strategia è volta a garantire “la tutela della sicurezza urbana e la piena fruibilità degli spazi pubblici da parte dei cittadini”.
Le ordinanze prefettizie, secondo i piani del dicastero, possono risultare utili “in contesti caratterizzati da fenomeni
di criminalità diffusa e situazioni di degrado” contro i fenomeni di microcriminalità ma anche, come nella notte di
San Silvestro, per rafforzare ulteriormente i controlli per le manifestazioni e gli spettacoli previsti in molte città in cui è previsto un festeggiamento in piazza.
Stefania Losito