Gli italiani sono i più spreconi di acqua tra gli europei: la media europea è di 120 litri per persona al giorno e quella italiana sfiora il doppio, 236. Se ci attestassimo su un consumo di 150 metri cubi l’anno invece di 192, risparmieremmo in media 129 euro. Lo dice l’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva secondo cui una famiglia toscana, la più tartassata a livello nazionale, potrebbe arrivare a pagare 235 euro in meno, e anche una famiglia molisana avrebbe un risparmio di 42 euro sui 181 annui.
E infatti la bolletta è sempre più cara: è arrivata a 487 euro la spesa media a famiglia nel 2022 con un aumento del 5,5% rispetto al 2021 e in crescita in tutti i capoluoghi di provincia, ad eccezione di Forlì-Cesena dove cala dello 0,6%. Alla vigilia della Giornata mondiale dell’acqua, l’Osservatorio rileva che l’incremento supera il 20% a Bolzano (+26,3%), Savona (+25,5%) e Trento (+21%); oltre il 10% in altri dodici capoluoghi da Milano a Pescara a Messina e Catania.
La Toscana è la regione più costosa, il Molise la più economica, in Trentino Alto Adige c’è stato l’aumento più consistente. Frosinone resta in testa alla classifica delle province più care con una spesa media annuale di 883 euro (+4,2% rispetto al 2021), mentre Isernia conquista la palma di capoluogo più economico con 174 euro.
La dispersione idrica nei capoluoghi di provincia è pari in media al 36,2% e raggiunge il 42,2% come territorio complessivo italiano. In alcune aree del Paese (soprattutto Sud e Isole) si disperde più della metà dei volumi d’acqua immessi in rete. In particolare, in Basilicata va disperso il 62% di acqua, mentre la Valle d’Aosta si ferma al 26,9%. Fra i capoluoghi di provincia spicca in negativo il dato di Latina, dove la dispersione assume dimensioni anche superiori al 70%; in positivo Macerata con appena il 9,8%, afferma l’Osservatorio.
Aumentano i Comuni con razionamento dell’acqua per uso domestico: nel 2021, i capoluoghi di provincia sono passati da 11 a 15. A Palermo si sono registrati 183 giorni di sospensione del servizio, 182 a Trapani e Agrigento. Su tutto il territorio di Cosenza l’acqua è stata razionata, con precise fasce orarie, tutti i giorni dell’anno; ad Enna solo in alcuni quartieri.
Per quanto riguarda il bonus sociale idrico, secondo le rilevazioni dell’Osservatorio di Cittadinanzattiva, il risparmio
medio per una famiglia di tre persone sarebbe di 99 euro, ossia il 20% o 28% in meno a seconda che si consideri un consumo annuo di 192 metri cubi o di 150 metri cubi.
Il bonus integrativo, spiega Cittadinanzattiva, “è un’agevolazione migliorativa stabilita a livello locale: può comportare il riconoscimento di un beneficio economico aggiuntivo o diverso rispetto al bonus acqua, con modalità e importi differenti a seconda delle zone”.
Stefania Losito