Ormai sono affidate ai miracoli le possibilità di salvare i cinque passeggeri a bordo del sommergibile Titanic scomparso nell’Oceano Atlantico: la scorta di emergenza di ossigeno è quasi certamente esaurita, anche se la Guardia Costiera statunitense, che sta coordinando insieme a quella canadese le operazioni di soccorso al sottomarino disperso, ha fatto sapere che continua le operazioni. “Ci capita di vedere, in casi particolarmente complessi, che conta anche la volontà di vivere delle persone. Per questo continuiamo a cercare e andiamo avanti”, ha spiegato il contrammiraglio John Mauger.
I suoni rilevati all’inizio di questa settimana nelle ricerche erano generati dal “rumore di fondo dell’oceano”, secondo le prime analisi della Marina statunitense. Lo riporta Sky News.
Il sottomarino Titan di OceanGate Expeditions è dotato di ossigeno sufficiente per far sopravvivere le cinque persone a
bordo per 96 ore in caso di emergenza. Ma sulla base della tempistica fornita nei giorni scorsi questo significava che le squadre di soccorso avevano tempo fino alle 14 ora italiana, prima che le possibilità di sopravvivenza dei cinque a bordo si esaurissero.
Il piccolo batiscafo, lungo 6 metri e mezzo, aveva interrotto le comunicazioni a meno di due ore dall’inizio del suo viaggio, che li doveva portare vicino i resti del Titanic, a più di due miglia sotto la superficie dell’Atlantico settentrionale. A bordo il miliardario britannico Hamish Harding, il magnate pakistano Shahzada Dawood e suo figlio Suleman, 19 anni , anch’essi di cittadinanza britannica. Ancora, a pilotare Titan, Stockton Rush, il Ceo dell’azienda OceanGate, che organizza costosissimi viaggi per andare a vedere il relitto del transatlantico. Infine, l’esploratore francese Paul-Henri Nargeolet. Tutti accomunati dalla passione per il Titanic costata 250mila dollari a testa per la navigazione e, purtroppo, la vita. Proprio in queste ore si è saputo dal New York Times che la moglie di Rush è una discendente di Isidor Strauss, il magnate che, insieme a sua moglie Ida, morì proprio nel naufragio del Titanic. Wendy è una pronipote della coppia, “le due persone più ricche” a morire a bordo del transatlantico nel 1912. I sopravvissuti al disastro raccontarono che Strauss, ricchissimo e all’epoca comproprietario dei magazzini Macy’s, non volle salire sulle scialuppe di salvataggio, perché a bordo c’erano ancora molte donne e bambini da trarre in salvo; e Ida, la moglie che gli era al fianco da quarant’anni, decise di non abbandonarlo. La loro tragica storia d’amore trovò spazio anche nel film “Titanic” di James Cameron, dove i due vengono ritratti abbracciati, nella cabina, mentre il piroscafo affonda. I loro resti riposano in fondo al letto oceanico.
Tuttavia le ricerche continuano e, proprio mentre scadeva il count-down, ha raggiunto il fondo marino il Rov, il mini-robot per le acque profonde, della nave canadese Horizon Arctic, che ha cominciato subito a scandagliare i fondali. Pochi minuti prima era arrivata nella zona delle ricerche la nave oceanografica francese Atalante con un altro robot sottomarino, Victor 6000, da calare in acqua.
Stefania Losito