Patrick Zaki è stato ufficialmente rilasciato: come confermato dall’Ansa, è uscito dall’edificio della Direzione di polizia di Nuova Mansura dopo la grazia presidenziale di Al-Sisi. Appena liberato, dopo aver stretto la mano a un uomo della sicurezza in maglietta a righe al limitare di una serie di transenne, Patrick Zaki ha abbracciato per vari secondi la madre Hala, poi la fidanzata Reny Iskander, la sorella Marise e il padre George.
Il ministro degli Esteri rivendica il ruolo giocato dalla diplomazia, assieme all’intelligence, per la liberazione di Zaki ed esclude che ci siano stati “baratti” con la ricerca della verità nel caso Regeni. Tajani ha ricordato le sue “due missioni in Egitto, gli incontri con Sisi dove ho più volte ribadito la necessità di liberare questo giovane, e ricordo sempre di essere stato ottimista dopo gli incontri al Cairo”.Ma, ha sottolineato, “non c’è stato nessun baratto, nessuna trattativa sottobanco: siamo persone serie” e sul caso Regeni “continueremo a chiedere che si faccia luce sulla vicenda, come abbiamo sempre fatto”.
L’ambasciatore egiziano a Roma, Bassam Rady, ha sottolineato che la grazia a Zaki è un apprezzamento “per la profondità e la forza delle relazioni italo-egiziane, e la rapidità della grazia ne è la migliore prova”.
“Ora sono libero, penso a tornare in Italia il prima possibile, speriamo che avvenga presto”:, ha spiegato Zaki ai giornalisti italiani sul posto subito dopo essere stato rilasciato. “Sto pensando a ritornare a Bologna, ad essere con i miei colleghi all’università”, ha detto ancora il neolaureato dell’Alma Mater. “Ora torno al Cairo”, ha risposto.
“Accogliamo con favore la notizia della grazia presidenziale concessa il 19 luglio al ricercatore per i diritti umani Patrick George Zaki e all’avvocato per i diritti umani Mohamed El-Baqer. L’Unione europea e i suoi Stati membri si sono impegnati a fondo in entrambi i casi da quando Zaki ed El-Baqer sono stati arrestati. La loro grazia rappresenta quindi uno sviluppo positivo per le relazioni Ue-Egitto. L’Ue continuerà a collaborare con l’Egitto per promuovere il buon governo e i diritti umani, anche attraverso la nostra cooperazione bilaterale”. Lo dichiara il portavoce del Servizio diplomatico dell’Ue.
“Te l’avevo detto che avremmo vinto”: con questa frase, e una foto di gruppo che ne richiama una scattata subito dopo il rilascio dalla custodia cautelare dell’8 dicembre 2021, la fidanzata di Patrick Zaki ha sottolineato su Facebook la fine del fermo odierno a Nuova Mansura. “Celebreremo il nostro amore, sfideremo il destino che è stato così ostinato contro di noi, e vinceremo”, aveva scritto ieri Reny in una lettera al suo amato pubblicata da un gruppo di attivisti.
Nel post odierno, oltre a una foto di Patrick e Reny abbracciati guancia a guancia, ce n’è una con lui tra la fidanzata alla sua destra, l’amica Yousra El Klesly a sinistra e la sorella Marise George in basso: la stessa composizione di un anno e mezzo fa, subito dopo il rilascio alla fine di 22 mesi di custodia cautelare in carcere. Il combo delle due immagini è proposto sempre su Facebook dalla sorella di Patrick, Marise, scrivendo solo “ce l’abbiamo fatta di nuovo”.
Michela Lopez (aggiornamenti di Stefania Losito)
(foto in copertina dalla pagina Facebook di Reny Iskander)