La giunta militare al potere nel Niger ha dichiarato che risponderà immediatamente a qualsiasi “aggressione o tentativo di aggressione” nei suoi confronti da parte dei Paesi dell’Africa occidentale. La dichiarazione è arrivata a tre giorni dalla scadenza di un ultimatum per ristabilire l’ordine dato dalla Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas). “Qualsiasi aggressione o tentativo di aggressione contro lo Stato del Niger”, ha dichiarato uno dei golpisti, “vedrà una risposta immediata e senza preavviso da parte delle forze di Difesa e Sicurezza”. L’unica eccezione è rappresentata dai “Paesi amici sospesi” della giunta, ossia Mali e Burkina Faso.
Per il presidente nigerino eletto, Mohamed Bazoum, il colpo di Stato potrebbe avere conseguenze “devastanti” per il mondo e portare l’intera regione del Sahel sotto “l’influenza” della Russia attraverso i mercenari del gruppo Wagner. “Chiedo al governo americano e all’intera comunità internazionale”, ha scritto Bazoum in un articolo pubblicato ieri dal ‘Washington Post’, “di contribuire a ripristinare l’ordine costituzionale”. Bazoum è stato rovesciato il 26 luglio dai militari golpisti.
Vincenzo Murgolo