La Chiesa della Santissima Trinità di Potenza dovrebbe riaprire, dopo una lunga ristrutturazione, nelle prossime settimane. E Papa Francesco scrive due lettere, una alla amma di Elisa Claps, Filomena Iemma, e una all’arcivescovo Mons. Salvatore Ligorio. “E’ importante che la Chiesa della Santissima Trinità” a Potenza, “avendo cura di custodire la memoria di Elisa” Claps “ed evitando celebrazioni liturgiche di carattere festoso, diventi un luogo per la preghiera silenziosa, l’Adorazione, la ricerca del conforto interiore e spirituale, e per la promozione di una serena riflessione sulla sacralità della vita”, sono le parole di Bergoglio.
Il cadavere di Elisa Claps, di cui si erano perse le tracce il 12 settembre 1993 a Potenza, fu ritrovato nel sottotetto della
chiesa della Santissima Trinità, nel centro storico del capoluogo lucano, il 17 marzo 2010. Da quel giorno, la chiesa è
chiusa. Per l’omicidio della sedicenne studentessa è stato condannato in via definitiva a 30 anni di reclusione Danilo Restivo, attualmente detenuto in Inghilterra per aver ucciso un’altra donna, Heather Barnett.
Nella lettera, datata 11 luglio scorso, Papa Francesco ha espresso a monsignor Ligorio la sua “gratitudine per quanto mi ha confidato circa la tragica vicenda della giovane Elisa Claps, che ha segnato con una ferita indelebile la storia della città”. Il Pontefice ha poi scritto che” la Comunità diocesana è chiamata a offrire la sua vicinanza ai familiari della ragazza, offrendo loro una presenza tenera e discreta, un ascolto amorevole e un dialogo attento, cosicché il comune impegno nel sostenere la prova e la preghiera fiduciosa possano favorire cammini di riconciliazione e di guarigione”.
Nel comunicato dell’Arcidiocesi potentina, è inoltre evidenziato che “la lettera per la signora Filomena è una manifestazione ulteriore della premura e dell’affetto del Papa per la famiglia Claps dopo la telefonata personale che fece a mamma Filomena nel gennaio del 2014, appena qualche mese dopo la sua elezione”.
Ma Filomena e Gildo, il fratello di Elisa, non si sono lasciati impressionare. “Le parole di Papa Francesco, ancora una volta, ci sorprendono e ci confortano, giungendo in un periodo emotivamente faticoso – scrivono in un comunicato di risposta – siamo grati al Santo Padre perché continua a manifestarci vicinanza e affetto e accogliamo la sua lettera con riconoscenza”. “Tuttavia – hanno chiarito – l’ultima decisione spetta alla comunità: saranno i cittadini di Potenza a scegliere se ascoltare la Parola di Dio in quel tempio”.
Nel comunicato, la famiglia Claps ha reso noto che “rivolgendosi a mamma Filomena il Papa ha scritto: ‘Ripenso alle
parole che ci siamo detti e porto nel cuore la sua voce, il suo dolore e i suoi ‘perché’, insieme alla forza d’animo di donna e di madre che La distingue, alla tempra retta e coraggiosa che La fa andare avanti ogni giorno’.
Ma “per quanto riguarda la riapertura della Chiesa nei cui locali è stato nascosto per 17 anni il corpo di Elisa – hanno
aggiunto – non possiamo far altro che registrare la decisione assunta dalla Curia. Non spetta a noi stabilire il destino di
quella chiesa, come invece è stato fatto da altri per il destino di Elisa”.
“Non possiamo essere favorevoli alla riapertura della chiesa – scrivono – Non tanto perché è lì che è stata uccisa, quanto per il fatto che il suo corpo è stato artatamente occultato e successivamente fatto ritrovare in circostanze e
tempi ancora non chiariti e che difficilmente possano escludere il ruolo più o meno attivo di esponenti dell’ambiente
ecclesiastico. Come il Santo Padre riteniamo una ‘buona intenzione che la Chiesa della Santissima Trinità custodisca la
memoria di Elisa’ ma ribadiamo, ancora una volta, che la riconciliazione passa attraverso un’assunzione di responsabilità e di scuse rispetto ai tanti silenzi e alle omissioni che hanno preceduto e seguito il ritrovamento dei resti di Elisa. Senza pentimento – ha concluso la famiglia Claps – non ci può essere remissione”.
Stefania Losito