Il combattimento di arti marziali tra Elon Musk, proprietario di X (ex Twitter), e Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, si svolgerà in Italia, ma non nell’antica Roma, come ipotizzato in un primo momento.
In un messaggio sul social di cui è proprietario aveva annunciato di aver parlato con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e con il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Tutto”, ha sottolineato, “porterà rispetto al presente e al passato dell’Italia e il ricavato andrà ai veterani”. Nei mesi scorsi si era ipotizzata come location il Colosseo. Sempre sul social Musk ha citato l’autore latino Orazio: “Dulce est desipere in loco”, ossia “è piacevole dimenticare la saggezza nel tempo opportuno”.
A Musk ha replicato lo stesso ministro Sangiuliano. “Ho avuto”, ha spiegato, “una lunga e amichevole conversazione con Elon Musk, abbiamo parlato della comune passione per la storia dell’antica Roma. Stiamo ragionando sul modo in cui organizzare un grande evento benefico e di evocazione storica, nel rispetto e nella piena tutela dei luoghi. Non si terrà a Roma. Ma soprattutto è previsto che un’ingente somma, molti milioni di euro, sia devoluta a due importanti ospedali pediatrici italiani per il potenziamento delle strutture e la ricerca scientifica”. Il ministro ha poi sottolineato come l’evento sarà “anche l’occasione per promuovere su scala planetaria la nostra storia e il nostro patrimonio archeologico, artistico e culturale”.
La vicenda ha però suscitato numerose polemiche. “Trovo semplicemente allucinante che il patrimonio culturale italiano venga messo a disposizione di due miliardari che vogliono darsele come adolescenti idioti. Altro che amor proprio e rispetto per la propria storia. E non è una questione di quanto pagano. Ci sono cose che semplicemente non sono in vendita”, ha scritto su X il leader di ‘Azione’, Carlo Calenda. Per Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, Musk e Zuckerberg “vorrebbero usare l’Italia per un evento apparentemente benefico che potrebbe avere certamente larga risonanza, grazie al grande potere del web di cui siamo tutti ben consapevoli”. “Temo”, ha poi aggiunto Gasparri, “che questa strana ‘sfida’ servirebbe, a mio avviso, soprattutto ad un recupero di immagine di fronte a un problema grande come una casa: l’evasione fiscale dei giganti della rete”.
Il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, auspica invece che l’evento possa svolgersi nell’Anfiteatro del Parco Archeologico della città campana. “Sarebbe il luogo più adatto, lo spero proprio”, ha dichiarato il primo cittadino.
Vincenzo Murgolo