Presenti Gianni Morandi, Pupo, Mari Lavezzi. La gente in piazza intona “L’italiano”
Si sono svolti questa mattina i funerali di Toto Cutugno scomparso a 80 anni, La cerimonia funebre si è svolta a Milano, nella basilica dei Santi Nereo e Achilleo. Ad accogliere il feretro la musica di Cutugno, i motivi delle sue canzoni suonati da una fisarmonica ma anche palloncini con la bandiera italiana, o le note lungo la scalinata e accanto ai libri firma lutto.
All’arrivo del feretro del cantante deceduto all’ospedale San Raffaele di Milano dopo una lunga malattia è partito un applauso spontaneo dei tanti che non sono riusciti ad entrare in chiesa che hanno anche intonato “L’italiano”.
‘Vai Toto’ ha urlato qualcuno mentre la bara, con sopra un cuscino di rose bianche e una rosa rossa è entrata nella chiesa. Tantissima gente comune tra le quali si sono confusi volti noti come Mario Lavezzi, Gianni Morandi e Pupo.
“Toto ha lasciato un bel segno nel mondo, non è passato inutilmente e ha lasciato un segno della bellezza con le sue composizioni e con la bontà delle sue scelte, non sempre comprese da tutte”. Lo ha detto il don Gianluigi Panzeri, parrocco della basilica Santi Nereo e Achilleo di Milano. Nel discorso il parrocco ha ricordato il matrimonio con la moglie Carla nell’ottobre del 1971 e quella volta a fine degli anni ’70 in cui chiese e suonò l’organo.
“Era buono, semplice e accogliente” ha sottolineato il parrocco ricordando gli incontri annuali per la benedizione della casa. “Toto ci apriva sempre e ci accoglieva con tanta umiltà” nonostante fosse “un personaggio che ha vinto Sanremo, tanti premi e venduto tanti dischi”. E ancora: “Toto forse oggi entrando nella casa del Padre al coro degli angeli e dei santi dirà loro ‘Lasciatemi cantare con la chitarra in mano'”.
Angela Tangorra
Immagine dal profilo Facebook di Toto Cutugno