“Sinceramente sono stanca di essere educata quindi ve lo dico in francese, mi avete rotto con cose del tipo: ‘ah ma fa i video su TikTok con delle canzoni oscene’, ‘è normale che poi le succede questo’, oppure ‘ma certo per come si veste”. Per la prima volta la 19enne palermitana violentata da sette ragazzi a luglio parla sui social accusando su Instagram chi stigmatizza i suoi video dicendo di essersi meritata la violenza.
Intanto, dal comitato per l’ordine e la sicurezza di Palermo sono state annunciato azioni da mettere in campo per “un maggiore controllo sulla movida, e in particolar modo alla Vucciria”, ma “il lavoro che si deve fare è soprattutto culturale” puntando “su strutture come la scuola”. “Io non colpevolizzerei la città – ha affermato il prefetto Maria Teresa Cucinotta – l’episodio è gravissimo, va condannato. E’ molto grave che i ragazzi, addirittura uno all’epoca dei fatti fosse minorenne, manifestino questa cultura veramente maschilista. Abbiamo delle strutture come la scuola che è eccellente in questa città con la quale lavoriamo, qui va implementato questo aspetto educativo e culturale”.
E lo stesso ministro Giuseppe Valditara, a margine del meeting di Rimini, ha annunciato di avere deciso, con il ministro Roccella, “di lanciare il 25 novembre la giornata contro la violenza sulle donne nelle scuole” per “avviare una serie di programmi per affermare la cultura del rispetto”, ma, “soprattutto, per educare a un rapporto che sia autenticamente paritario superando quei residui di machismo, di maschilismo che ancora connotano la nostra società”. “Credo che si possa fare tanto – ha rilevato – tanto rendendo i ragazzi parte attiva”.
Sul fronte delle indagini, l’attenzione degli inquirenti è puntata sul video girato dal più grande tra i giovani indagati: in una intercettazione seguita prima del suo arresto, Angelo Flores, dice, rispondendo a un amico che lo invita a cancellare il filmato: “ma io adesso li sto eliminando tutti. Li sto mandando solo a chi li devo mandare e li elimino”. Una frase che fa pensare a una condivisione del video. Gli inquirenti stanno accertando a chi Flores abbia mandato le immagini e quale fosse la finalità del suo uso. Come era stato chiesto dalla direzione del carcere Lorusso di Pagliarelli, per evitare “azioni destabilizzanti per l’ordine e la sicurezza”, sono trasferiti ieri sera in altrettante diverse strutture penitenziarie i sei giovani arrestati. Angelo Flores, Elio Arnao, Christian Maronia, Samuele La Grassa, Gabriele Di
Trapani e Cristian Barone sono stati portati in sei diverse case circondariali.
Stefania Losito