Il Consiglio dei Ministri ha approvato il cosiddetto Decreto Caivano, per contrastare l’escalation di violenza tra i giovani. Per i minorenni sarà più facile subire un’ordinanza di custodia cautelare. Il limite passa dai reati imputabili con minimo nove anni di carcere a sei anni di reclusione. Non c’è la stretta per l’accesso ai siti porno, chiesta dal ministro per la Famiglia, Eugenia Roccella. Un’altra novità è il Daspo urbano, applicabile ai minori di 14 anni. Invariato il limite per l’imputabilità. “Non ha senso ridurla a 12 anni”, ha dichiarato il ministro della Giustizia Nordio, che ha annunciato pene severe, sino al carcere, per i genitori che non mandano i figli a scuola.
Michele Paldera