Stop al permesso premio ottenuto da Lucio Marzo, 24 anni, autore dell’omicidio della fidanzata Noemi Durini uccisa il 3 settembre del 2017 a Castrignano del Capo in provincia di Lecce. Il ragazzo, reo confesso, aveva un permesso finalizzato a raggiungere, a Sarroch in Sardegna, il luogo di lavoro cui era stato destinato. Un mese fa era stato fermato dalle forze dell’ordine a bordo di un’auto, ubriaco e senza che fosse autorizzato a guidare dal giudice. La vicenda aveva scatenato una serie di reazioni, prima fra tutte quella di Imma Rizzo, la mamma di Noemi. In queste ore il tribunale di sorveglianza ha revocato la misura premiale.
Marzo è stato condannato a 18 anni e otto mesi che sta scontando nel carcere minorile di Quartucciu. Tre anni fa il giovane aveva chiesto di poter lavorare in stato di detenzione. L’attività extra carceraria è prevista anche per condannati per reati gravi.
Ad agosto la polizia stradale lo aveva fermato a Cagliari per via dell’eccessivo rumore della macchina che guidava. Dopo un inseguimento in auto e un tentativo di fuga a piedi, è stato fermato e denunciato.
Stefania Losito