Non avrebbero direttamente appiccato il fuoco che ha incendiato parte dello stadio Iacovone di Taranto, il 3 settembre scorso, al termine del derby pugliese Taranto – Foggia, ma sono ritenuti autori di gesti violenti nella struttura. Il
questore di Taranto Massimo Gambino ha emesso un provvedimento di Daspo nei confronti di tre ultras della squadra ospite. Il lavoro della Digos e della polizia scientifica, attraverso l’analisi delle immagini dei circuiti interni di videosorveglianza dello Iacovone, ha permesso di individuare due supporter foggiani rispettivamente di 46 e 57 anni che al termine dell’incontro di calcio si sono arrampicati sulla recinzione esterna dello stadio. Il primo, brandendo un bastone, ha cercato di colpire il personale delle forze dell’ordine schierate all’esterno della struttura, mentre il suo compagno anch’egli salito sulla cancellata esterna ha inveito in maniera intimidatoria.
I due, spiega la Questura, dopo la fine dell’incontro a seguito dell’incendio divampato nella parte sottostante la curva sud, erano stati radunati insieme con tutti gli altri tifosi della squadra in una zona sicura in attesa di essere evacuati ed
accompagnati a Foggia.
Per il 46enne il Daspo ammonta a 5 anni, per il 57enne a 3 anni. Il terzo destinatario del provvedimento, un foggiano di 20 anni, appena è entrato sugli spalti della Curva ospite, cercando di nascondersi tra i suoi compagni, ha lanciato un fumogeno sul terreno di gioco provocando un’intensa scia rossa e mettendo in serio pericolo coloro che erano presenti sul campo. Anche il suo gesto è stato immortalato dalle immagini del circuito di sorveglianza. Per il ventenne la misura de Daspo è di tre anni.
Continuano le indagini per individuare altri sostenitori della squadra ospite che hanno provocato i disordini e che
presumibilmente possono aver causato l’incendio.
Stefania Losito