“L’inflazione continua a diminuire, ma ci si attende tuttora che rimanga troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato”. Per questa ragione la Banca centrale europea (Bce) alza i tassi un altro quarto, al 4,50%. “Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine” e quindi “ha deciso oggi di innalzare di 25 punti base i tre tassi di interesse”: lo scrive la Banca centrale nel comunicato al termine della riunione. La Bce ha rivisto al rialzo le stime sull’inflazione: al 5,6% nel 2023, al 3,2% nel 2024 e al 2,1% nel 2025, per effetto “dell’evoluzione più sostenuta dei prezzi dell’energia”.
“Il Consiglio direttivo ritiene che i tassi abbiano raggiunto livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale a un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo. Le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di interesse di riferimento della Bce siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario”.
Stefania Losito