Un insegnante è stato ucciso oggi e almeno due persone sono rimaste ferite in un attacco compiuto da un uomo armato di due coltelli nel liceo Gambetta di Arras, nel nord della Francia: è quanto riferisce Bfm-Tv. L’autore dell’attacco ha circa venti anni, è di origini cecene, e sarebbe un ex studente di quella scuola: è quanto riferisce BFMTV citando fonti di polizia. Sempre secondo le stesse fonti, è stato fermato anche il fratello del ragazzo. Al momento l’inchiesta non è stata ancora affidata all’antiterrorismo, precisa Bfmtv. Il giovane durante l’assalto avrebbe gridato ‘Allah Akbar’. Un’informazione confermata su X (ex-Twitter) dal ministro dell’Interno, Gérald Darmanin.
I feriti gravi sarebbero finora due, secondo il quotidiano di zona La Voix Du Nord. “Gli alunni sono stati confinati nelle loro rispettive classi”, aggiunge il giornale, citando la testimonianza di alcuni studenti: “Stavamo uscendo dalla classe per andare a mensa, abbiamo visto un tipo con due coltelli attaccare il prof con del sangue addosso. Ha tentato di calmarlo per proteggerci. Ci ha detto di andare via, non capivamo bene, abbiamo iniziato a correre ed altri sono risaliti ai piani alti”.
Secondo le stesse testimonianze, l’attentatore – durante l’azione – ha più volte chiesto a personale del liceo e a
diversi insegnanti chi fosse “il professore di storia”.
L’attentatore di origini cecene che ha ucciso oggi un insegnante in Francia, ad Arras, era arrivato all’età di 6 anni in Francia con la famiglia e tuttora ha soltanto la nazionalità russa, non avendo ottenuto quella francese. Lo si apprende da fonti vicine all’inchiesta dell’antiterrorismo citate dalle tv francesi.
Era schedato “S”, quindi a rischio radicalizzazione. Il fratello, anche lui arrestato oggi, era stato accusato negli anni scorsi di aver progettato un attentato e di apologia di terrorismo. Lui stesso, come schedato “S”, era oggetto di sorveglianza “fisica”, quindi diretta in base ai suoi spostamenti, sia a intercettazioni telefoniche. Secondo quanto si apprende, anche ieri era stato fermato dalla polizia, che gli aveva controllato i documenti e lo aveva lasciato andare.
Michela Lopez (aggiornamenti di Stefania Losito)