È saltata la dichiarazione finale del summit per la pace in corso al Cairo. Alla base dell’accaduto, secondo Sky News Arabia, ci sarebbero divergenze tra le diplomazie del gruppo dei Paesi arabi. “I rappresentanti occidentali”, secondo fonti diplomatiche, “volevano che la dichiarazione includesse solo una condanna di Hamas, mentre si rifiutavano di condannare Israele per l’uccisione di migliaia di civili a Gaza e di chiedere un cessate il fuoco urgente e l’ingresso di aiuti nella Striscia”. Durante il summit è intervenuta anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “L’impressione che ho”, ha affermato la premier, “è che l’obiettivo di Hamas fosse costringere Israele a una reazione contro Gaza che creasse un solco incolmabile tra Paesi arabi, Israele e Occidente, compromettendo la pace per tutti i cittadini coinvolti, compresi quelli che si dice di voler difendere”. “Il bersaglio”, ha poi concluso Meloni, “siamo tutti noi e cadere in questa trappola sarebbe molto, molto stupido”.
Sul fronte bellico, invece, il capo di Stato maggiore dell’esercito israeliano, Herzi Halevi, ha annunciato l’imminente ingresso a Gaza. “Inizieremo”, ha spiegato, “una missione operativa e professionale per distruggere gli agenti di Hamas, le infrastrutture di Hamas e terremo in mente anche le immagini, le scene e i caduti dello Shabbat di due settimane fa”. Intanto il valico di Rafah tra Egitto e Gaza, aperto in mattinata al transito degli aiuti umanitari, è stato poi richiuso. Le merci in entrata sono state trasferite da 20 camion egiziani a doppio container a 30 camion già presenti nel lato palestinese del valico. Su ‘X’ il segretario generale delle Nazioni Unite, Guterres, ha sottolineato che “la popolazione di Gaza ha bisogno di un impegno per molto di più”, ossia “una fornitura continua di aiuti nella misura necessaria”. Secondo Osama Hamdan, rappresentante di Hamas a Beirut, “ci sono contatti in corso” tra Hamas e i mediatori arabi, ossia “Egitto e Qatar”, per la liberazione di altri ostaggi civili.
Intanto oggi a Bari è tornata in piazza la comunità palestinese di Puglia e Basilicata, a una settimana dal sit-in precedente, per manifestare solidarietà alla popolazione palestinese di Gaza. All’evento ha partecipato circa un centinaio di persone. Esposte bandiere della Palestina e della pace, oltre a striscioni e cartelli in supporto del popolo palestinese e foto delle vittime dei bombardamenti su Gaza e delle macerie causate dal raid. Presenti alla manifestazione anche il Comitato per la pace della Terra di Bari, associazioni studentesche e militanti di Rifondazione Comunista. “Il nostro popolo sta affrontando l’ennesimo momento drammatico”, ha detto nel suo intervento il presidente della comunità palestinese di Puglia e Basilicata, Mohammed Afaneh, “ed essere in piazza a manifestare solidarietà è importante per tutti i palestinesi. Non solo quelli di Gaza e della Cisgiordania, ma anche quelli dei campi profughi in Libano, Siria, Giordania e tutti gli emigrati”.
Vincenzo Murgolo