La Puglia diventerà regione universitaria. L’ha assicurato il presidente Michele Emiliano in occasione della firma dell’intesa sulla riqualificazione e il riutilizzo della ex caserma Magrone di Bari che diventerà un parco dell’innovazione
con nuove aule e laboratori a disposizione del Politecnico di Bari. Un piano da 90 milioni di euro per un’estensione di 100mila metri quadrati su via Amendola contenuto in un protocollo interistituzionale firmato oggi a Roma con la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. “Si tratta di un punto strategico nella prospettiva di Puglia regione universitaria: il capitale umano è un patrimonio inestimabile per lo sviluppo del territorio e per avviare collaborazioni con i Paesi dell’area del Mediterraneo e dei Balcani”, ha spiegato Emiliano.
“La Regione Puglia – ha aggiunto – è l’anima di questo progetto di rigenerazione urbana insieme ad Agenzia del demanio, Politecnico, Comune di Bari, Adisu Puglia”. Parlando dell’intervento, che coinvolge anche le forze dell’ordine che avranno nel complesso un adeguato spazio per le loro attività, Emiliano ha spiegato che “rappresenta un modello su scala nazionale di collaborazione istituzionale finalizzata ad attività di ricerca, innovazione e accoglienza degli studenti italiani e stranieri per la loro formazione”.
“Con questa operazione – ha anticipato – prevediamo di inserire una residenza universitaria a valere sull’Fsc 2021-27,
azioni di trasferimento di competenze tecnologiche alle imprese e anche il riordino del sistema della mobilità promosso da Regione Puglia con Ferrovie Sud-Est e con Rfi, finanziando le due nuove stazioni Campus ed Executive sulla linea Bari-Brindisi e un intervento per il superamento del passaggio a livello di via Oberdan”.
Parlando del progetto, la ministra Bernini ha spiegato che si tratta di “un nuovo modello di integrazione università-città che mette al centro il benessere dei nostri ragazzi e le esigenze dei cittadini che chiedono una città dinamica e aperta al nuovo”. “Sono certa – ha spiegato – che questo parco darà un nuovo impulso non solo al Politecnico e alla città di Bari ma, grazie alla offerta didattica, ai suoi luoghi di aggregazione e ai futuri nuovi posti letto, sarà motivo di affermazione anche qui dell’Erasmus nazionale”.
Stefania Losito