“È con ogni probabilità il corpo di Giulia Cecchettin, la ragazza scomparsa da una settimana, quello trovato stamane dai vigili del fuoco nei pressi di Barcis (Pordenone)”. A dirlo il Procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, che spiega: “Il corpo dovrebbe essere il suo, ma lo diciamo sulla base dei primi riscontri dei Carabinieri, sul posto. Aspettiamo una conferma”. La giovane, di 22 anni, era scomparsa assieme all’ex fidanzato Filippo Turetta.
Le ricerche che hanno portato al rinvenimento del cadavere, erano riprese oggi nella zona del lago di Barcis non su un imput specifici, ma seguendo la procedura di controlli, seguita dagli investigatori. La zona di Barcis si trova infatti lungo la direttrice che avrebbe seguito nella fuga -tracciata dai varchi elettronici – la Fiat Punto nera di Filippo Turetta. Giovedì mattina la telecamera che registra il passaggio dei veicoli all’ingresso dell’area turistica di Piancavallo è stata riaccesa dopo quattro giorni in cui non era operativa per manutenzione. Il software aveva tuttavia continuato a registrare i passaggi, pur senza trasmetterli al sistema operativo. Alla riaccensione, dunque, è scattato l’alert per il transito dell’automobile di Filippo.
Il corpo è stato ritrovato in un canalone lungo la strada che dal lago di Barcis conduce alla stazione turistica di Piancavallo (Pordenone), in località Pian delle more. La zona è stata completamente interdetta al traffico per un tratto di circa otto chilometri e gli elicotteri stanno scandagliando l’intera area della Valcellina.
“Adesso è il momento del dolore e di stringersi attorno alla famiglia. Il lavoro degli investigatori ha portato intanto a ritrovare Giulia. Ora è anche il momento di individuare le responsabilità e le dinamiche di questa vicenda, per le quali ci affidiamo ancora alle forze dell’ordine” dice l’avvocato Stefano Tigani che, con l’associazione Penelope, sta assistendo la famiglia.
Michela Lopez