Ogni anno, nel mondo, sono un milione e 300mila le vittime della strada e gli incidenti risultano essere la prima causa di morte tra i 5 e i 29 anni. Lo riferisce l’Organizzazione mondiale delle Nazioni Unite in occasione della Giornata Mondiale del ricordo delle Vittime della Strada. “Ricordare, sostenere, agire” è lo slogan della campagna lanciata dalle Nazioni Unite per ricordare chi è stato coinvolto in incidenti e i suoi familiari.
La giustizia, che consiste nella corretta applicazione del codice della strada, le indagini approfondite, l’azione penale e il risarcimento, rappresenta, secondo l’Onu, un fattore essenziale di prevenzione. Pedoni, ciclisti e motociclisti sono considerati “utenti vulnerabili della strada” e rappresentano la metà di tutte le persone coinvolte negli incidenti stradali mortali in tutto il mondo. La percentuale di utenti vulnerabili della strada risulta più elevata nei Paesi a basso reddito che in quelli ad alto reddito.
Di “inaccettabile perdita che unisce nel dolore famiglie, società civile e istituzioni” ha invece parlato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “La sicurezza stradale”, ha sottolineato il Capo dello Stato, “è una priorità, un obiettivo da realizzare con azioni concrete e immediate per fronteggiare un fenomeno che mette a repentaglio l’incolumità sociale”.
Vincenzo Murgolo