Capodanno di paura in Giappone dove la terra è tornata a tremare per oltre un minuto, scossa da un terremoto di magnitudo 7.6. Un lungo minuto di terrore, cui sono seguite altre scosse potenti, che aveva fatto scattare l’allerta tsunami, poi rientrata.
Erano le 16:10 locali quando la terra ha iniziato a scuotere violentemente la costa centro-occidentale del Paese. Il primo ministro Fumio Kishida ha subito esortato le persone nelle zone di pericolo, oltre 50mila persone, a “spostarsi il prima possibile” su un terreno più elevato. Appelli ad evacuare diffusi negli stessi minuti anche nella regione russa di Vladivostok, nonché in Corea del Sud e del Nord.
Nel giro di alcune ore le onde sono arrivate ma fortunatamente in modo più contenuto sulle coste del Giappone, alte 1,2 metri colpendo il porto di Wajima, sulla penisola di Noto. Le principali vie di comunicazione sono saltate, a cominciare da cinque autostrade, devastate per centinaia di metri. Anche i treni, soprattutto quelli ad alta velocità, sono stati sospesi, così come un gran numero di voli, mentre la copertura della telefonia mobile funzionava a singhiozzo.
Il bilancio delle vittime e dei danni non è ancora chiaro, al momento sarebbero almeno 48 ma si scava sotto le macerie. Una cinquantina i feriti. Ishikawa, la prefettura piu’ vicina all’epicentro dei terremoti, e’ stata la piu’ colpita: nella zona, piu’ di 200 case sono state inghiottite dal fuoco, oltre 100 edifici residenziali sono crollati e le persone sono ancora sotto le macerie di almeno 17 case crollate. Sul posto stanno lavorando soccorritori e vigili del fuoco, mentre unita’ delle Forze di autodifesa giapponesi sono state inviate nell’area per collaborare ai soccorsi.
Michela Lopez