Matteo Di Pietro, lo youtuber accusato di aver provocato la morte di un bimbo di 5 anni mentre guidava ad alta velocità un’auto sportiva a Casalpalocco, in provincia di Roma, per una sfida sui social network, ha patteggiato a 4 anni e 4 mesi la condanna per omicidio stradale aggravato. All’imputato è stata revocata anche la patente.
Ha fatto, inoltre, dichiarazioni spontanee al gip esprimendo le sue scuse e il suo dolore. L’avvocato difensore ha spiegato che Di Pietro “ha riconosciuto nuovamente la sua responsabilità, come aveva già fatto nell’interrogatorio e ha espresso anche il suo desiderio di impegnarsi in futuro in progetti che riguardano la sicurezza stradale”.
Il ragazzo non andrà in carcere ha fatto sapere sempre il suo avvocato. “Credo che questa sia una condanna in linea con quelle che sono le finalità del nostro ordinamento, di rieducazione, di risocializzazione proprie della sanzione penale. Sono cardini fondamentali del nostro ordinamento penale, previsti dalla Costituzione e importanti nel valutare poi la correttezza di questa pena. Nessuna condanna può mitigare il grave lutto, la grave perdita” ha riferito il legale.
“Eravamo preparati, non è stata una sorpresa. Resta la tragedia per una famiglia, per una madre. Oggi abbiamo una condanna che rispettiamo ma non potrà restituire la vita di bimbo di 5 anni” ha detto, invece, l’avvocato della famiglia della piccola vittima.
Gianvito Magistà