Ha ucciso la moglie e due figli, facendosi aiutare da una coppia, per “purificarli da Satana”. E avrebbero continuato a dire di aver fatto “solo del bene”, durante l’interrogatorio, i tre sottoposti a fermo Giovanni Barreca, 54 anni, Sabrina Fina e Massimo Carandente, che rivendicano il folle gesto compiuto. Avrebbero ucciso, pianificandolo, ad Altavilla Milicia, nel Palermitano, la moglie di Barreca, Antonella Salamone, di 42 anni, e dei figli Kevin ed Emanuel, di 15 e 5 anni, nel presunto e assurdo tentativo di liberare la casa dell’uomo dal demonio. E una setta. Sarebbero ossessionati da Satana, in preda a deliri mistici, invasati. L’avvocato della coppia nega che siano stati interrogati e aggiunge: “Sono confusi e si professano innocenti”.
Sarebbe stato Barreca a contattare la coppia, conosciuta durante incontri di preghiera in una chiesa evangelica, poi frequentata in privato, e a chiedere di essere aiutato a liberarsi dalla presenza di Satana che si era impossessato della donna e dei due ragazzini. L’uomo, per motivi ancora non chiari, ha risparmiato la terza figlia 17enne, trovata nella casa dell’orrore illesa ma sotto choc.
“Mia sorella mi ha detto che queste due persone sono entrate nella loro famiglia. Gli dicevano che i demoni erano dentro mia sorella e mio nipote e praticamente dovevano essere bruciati e sepolti” ha raccontato Calogero, il fratello di Antonella. I due avrebbero, infatti, partecipato materialmente ai tre delitti. La Salamone sarebbe stata uccisa per prima, il 2 febbraio scorso. Della vittima sono stati trovati i resti carbonizzati che i medici legali dovranno analizzare. Accanto alle spoglie, sotterrate sotto pochi centimetri di terra, c’erano vestiti e suppellettili della donna, che fanno pensare a un rituale. I tre avrebbero voluto purificare il corpo e gli oggetti col fuoco.
Secondo le ricostruzioni dei carabinieri di Palermo, coordinati dalla procura di Termini Imerese, basate anche sulla confessione di Barreca e sul racconto della figlia 17enne, poi sarebbe toccato ai fratellini che prima di essere soffocati sarebbero stati sottoposti a sevizie. Sui corpi sono stati trovati lividi e ferite. Quando Barreca, sabato notte, ha chiamato i carabinieri confessando gli omicidi, i militari sono corsi nell’abitazione e hanno trovato Kevin ed Emanuel morti.
Un mazzo di fiori è stato messo sul banco della classe del liceo artistico di Bagheria Renato Guttuso frequentato da Kevin. Anche la sorella andava nella stessa scuola. “Erano seguiti a casa. La mamma veniva spesso – dice la dirigente scolastica Maria Rita Chisesi – Adesso dobbiamo sostenere la ragazza e i compagni che sono distrutti”. I due ragazzi erano assenti da scuola da lunedì scorso. “Gli insegnanti dopo alcuni giorni avevano chiamato a casa – aggiunge la dirigente – e i due alunni avevano detto che stavano male. Con l’influenza di questo periodo non ci siamo allarmati. Del resto i ragazzi hanno sempre frequentato regolarmente e con buoni risultati”.
“Kevin scriveva che il suo fratellino di cinque anni gli diceva che c’erano i demoni in casa – racconta un compagno di scuola – demoni che avrebbero ucciso e distrutto la loro famiglia. Mi aveva anche detto che erano entrate in casa
due persone che, se non sbaglio, venivano chiamate fratelli di Dio”.
Stefania Losito